Negozi aperti 24 ore su 24 non rilanciano i consumi

Non saranno i negozi aperti 24 ore su 24 a rilanciare nel nostro Paese i consumi. Questo perché i consumi non crescono perché l’economia non cresce. A ribadirlo è la Confesercenti che proprio in data odierna, sulle pagine di alcuni Quotidiani nazionali, ha comprato uno spazio per illustrare quelle che sono le ragioni delle piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dei servizi anche alla luce dei provvedimenti contenuti nella Manovra Monti. In particolare, secondo la Confesercenti gli orari liberi dei negozi non rappresentano la soluzione al rilancio dei consumi.

Anzi, si rischia, a vantaggio della grande distribuzione organizzata, la chiusura di tanti piccoli negozi e botteghe di vicinato generando una vera e propria desertificazione a livello commerciale. Altri negozi che chiudono significa che si perderanno altri posti di lavoro, cosa che in questo momento di grave difficoltà di certo l’Italia non si può permettere.

L’Associazione degli esercenti si chiede di conseguenza perché debba essere sempre il commercio a pagare, e perché non si comprende anche il fatto che in questo modo le città non solo saranno sempre più vuote, ma anche sempre meno sicure. In merito la Confesercenti ha ricordato come negli ultimi sette anni, includendo quindi anche quelli della lunga crisi, in Italia siano letteralmente sparite ben 100 mila imprese commerciali con una perdita secca di 300 mila posti di lavoro. A questi rischiano di aggiungersene tanti altri che perché, a nostro avviso, si sta pensando a salvare l’Italia senza salvare i cittadini e le imprese.

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