Cosa sapere del tè bianco

Non tutti sanno che oltre ai più noti tè nero e tè verde, esiste un’altra tipologia di tè particolarmente pregiata: il tè bianco.

Questo tipo di tè è costituito delle prime foglioline all’apice della pianta del tè, i cui germogli vengono raccolti prima che si schiudano. Questi ultimi vengono raccolti solo due giorni l’anno e due volte all’anno, all’inizio di aprile e di settembre, e accade che a volte il raccolto venga sospeso a causa del vento o della pioggia. Il tè bianco è chiamato così perché assume un caratteristico colore argenteo dovuto alle giovinezza delle sue foglie che danno un infuso chiaro e delicato. Il tè bianco viene prodotto in quantità minime e solo una parte raggiunge l’Europa. Spesso, i tè bianchi che si trovano in commercio, sono una miscela di tè bianco e tè verde.

Questa tipologia di tè contiene duecentotrenta componenti chimici fra i quali: teina, teofilina, teobromina, adenina, tannini o polifenoli, quercitina, vitamina H e vitamina K, vitamine del gruppo B, calcio, ferro, fluoro ed è privo di valore calorico (come ogni tipo di tè puro). La teofillina e la teobromina sono dei vasodilatatori e diuretici naturali utilizzati dalla farmacologia; la quercitina, come  flavoniode, ha ottime proprietà antiossidanti

Il tè dell’imperatore
Per secoli il consumo di tè bianco è stato limitato all’imperatore e al suo entourage, in quanto si pensava contenesse il segreto della vita eterna. Venivano selezionati i migliori germogli di primavera, tagliati a mano e trattati con guanti bianchi e forbici d’oro, per non profanare la sacralità di questo tè. Oltre 90.000 germogli sono necessari per ottenere 250 g di tè bianco: il suo consumo, da parte del resto della popolazione, era punita con la morte.

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