Monti e la manovra: “I partiti mi appoggiano”

Oggi si vota la manovra. Prima della votazione finale, Mario Monti ha parlato al Senato, facendo il punto della situazione. Dopo l’approvazione, il decreto “salva Italia” verrà firmato dal Capo dello Stato e poi diventerà legge, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. I due partiti maggiori, Pd e Pdl, sono con il Premier, a meno di clamorosi ribaltoni; la Lega continua a protestare platealmente contro la manovra di Monti.

Anche l’Italia dei Valori ha deciso di discostarsi dalla maggioranza. Per i dipietristi questo governo resta  «il governo dei banchieri». D’altra parte il sostegno dei partiti maggiori non è così saldo come sembra: Berlusconi ha già dichiarato che se si continueranno ad aumentare le tasse, il Pdl forzerà le nuove elezioni.

Monti, intervenendo prima delle dichiarazioni di voto in Senato, ha parlato della situazione italiana, che ha sì un grande debito pubblico, bilanciato però dalla presenza di un grande patrimonio sia privato, sia pubblico. «Non c’è crescita senza disciplina finanziaria», ha dichiarato Monti. La situazione del Paese non è così tragica come sembra, «ma i mercati ragionano spesso in termini di sostenibilità del debito», ha detto il Professore. Monti ha spiegato: «L’aumento delle tasse purtroppo necessario» è stato messo a punto «più sul fonte dei patrimoni» al fine di farli «partecipare allo sforzo di sostenere l’economia italiana». Monti ha poi ribadito come le mosse del governo siano da giudicare sul lungo periodo, dichiarando poi: «Abbiamo fatto tutto quello che è stato possibile fare nel volgere di sole due settimane» .

Conclusa l’imprescindibile manovra finanziaria, ora il governo dovrà impegnarsi per migliorare il mercato del lavoro «che richiede per sua natura un maggiore dialogo con le parti sociali e per questo avremo un’agenda strutturata di incontri tematici con le parti sociali», puntualizza Monti. Sempre guardando al lungo periodo, il Presidente del Consiglio  fa sapere che ci sarà «un approfondimento sui temi della spesa pubblica, a partire dalle amministrazioni centrali dello Stato. Sarà lavoro di mesi e non di giorni ma anche un’opera che porterà risultati duraturi».

Monti ha concluso parlando dei titoli di Stato e del contributo che gli italiani possono dare al riassestamento del Paese: «Per superare la crisi dei debiti sovrani è essenziale che tutti guardino con fiducia ai nostri titoli. È essenziale che gli italiani sottoscrivano Bot e Btp le cui rendite sono oggi elevatissime. Occorre che abbiamo fiducia in noi stessi».

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