Rc Auto: le “pari opportunità” contagiano anche le tariffe. Dall’UE no alle discriminazioni di genere

Le pari opportunità  valgono anche al volante. A mettere fine alla disparità di trattamento tra uomini e donne in campo assicurativo è una  sentenza della Corte di giustizia Ue. Stop quindi alle discriminazioni di genere: secondo la sentenza, donne e uomini dovranno pagare gli stessi premi assicurativi. Al bando dunque tariffari personalizzati in base al genere, entro un anno le compagnie assicurative dovranno adeguarsi  ad un tariffario unisex.

La Commissione Ue ha emanato ieri le linea guida da seguire per applicare correttamente, entro un anno dalla sentenza. Entro il 21 dicembre del prossimo anno la parità dei sessi contagerà quindi anche il campo assicurativo.

”Spetta ora al settore assicurativo garantire una graduale transizione verso la parità di trattamento tra donne e uomini, la Commissione vigilerà, ed è probabile che le compagnie di assicurazione che adottano per prime una tariffa unisex abbiano un vantaggio concorrenziale sul mercato europeo”. Questo il commento del commissario alla Giustizia Viviane Reding alla sentenza. Insomma, entro un anno, il sesso non sarà più un fattore decisivo per la valutazione del rischio per le compagnie assicurative e per il calcolo dei premi individuali, che invece sarà calcolato sulla base del comportamento dell’automobilista (uomo  o donna che sia) al volante.

Le linee guida emanate dalla Commissione, tuttavia, fanno delle precisazioni e delle puntualizzazioni: la sentenza si applicherà, infatti,  solo ai nuovi contratti. Il genere rimarrà inoltre la discriminante per alcune pratiche  che dopo la sentenza  non subiranno alterazioni, come le dichiarazioni sullo stato di salute o il marketing mirato.

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