Tasse alte frenano i consumi natalizi

Mancano i soldi e la fiducia. E così il menù di Natale è sempre più low cost, ed i vini e le prelibatezze alimentari diventano sempre di più dei regali. Il tutto a fronte di un Natale che, dal fronte dei consumi, viene vissuto dagli italiani in tono minore a causa delle troppe tasse. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia che ha scattato la Confesercenti-Swg sulle propensioni di spesa e sugli acquisti degli italiani, con ben nove su dieci che trascorreranno a casa il Natale 2011 in presenza di un menù low cost; questo perché la spesa complessiva è stata stimata in 2,3 miliardi di euro, ovverosia oltre mezzo miliardo di euro in meno rispetto al Natale 2010.

E così, sebbene la tradizione tenga, la spesa media a famiglia per la cena e per il pranzo di Natale 2011 si attesta ad 88 euro rispetto ai 109 euro dello scorso anno. A spendere di più, con valori sopra la media, saranno i giovani sotto i 24 anni, con 125 euro a testa, e quelli dai 25 a 34 anni con 101 euro medi.

Questo significa che le “ristrettezze” natalizie aumentano con l’aumentare dell’età e probabilmente con l’assunzione di una maggiore consapevolezza, da parte di chi è più attento alle difficoltà ed alle beghe quotidiane, che per l’Italia e per le famiglie il momento è tra i più avversi. E tra le preoccupazioni per lavoro, e quelle per le tasse, quelle nuove e quelle vecchie, spesso inasprite, di conseguenza lo shopping natalizio per milioni di famiglie italiane è stato e sarà con il freno tirato.

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