Milan, incrinato il rapporto tra Pato e Allegri

Alexandre Pato non vive un buon momento al Milan.

L’attaccante brasiliano non è più intoccabile e dopo il rientro dal lungo infortunio il tecnico Masssimiliano Allegri lo ha fatto spesso partire dalla panchina. Tra i due il rapporto non è idilliaco e a darne conferma è lo stesso giocatore che ha ammesso tutta la sua insofferenza. Pato rimpiange Carlo Ancelotti: “Ancelotti veniva da me e mi parlava, spiegandomi ciò che poi dovevo fare in campo. Anche Allegri dovrebbe fare lo stesso, per indicarmi quali aspetti del mio gioco si aspetta che io migliori. In generale penso che un allenatore dovrebbe fermarsi e spiegare i difetti a un suo giocatore. E’ l’unico modo per crescere e migliorare. Io vado a Milanello tutti i giorni proprio con questo obiettivo. Ribadisco che sarebbe più semplice se mi venissero indicate le mie mancanze”.

Allegri tempo fa aveva accusato Pato del scarso impegno in allenamento e di non fare in campo quello che gli chiedeva. La punta dal canto suo ha ribadito seccamente che continua a non capire: “Ho avuto altri allenatori oltre ad Allegri. Se lui ha ritenuto di criticarmi, io devo solo abbassare la testa e continuare a lavorare. Resta il fatto, però, che se nota qualcosa che non va nel mio gioco sarebbe meglio venisse direttamente da me per discuterne assieme”.

Il giocane attaccante è stato anche privato della possibilità di indossare la fascia di capitano, la società ha preferito affidarla a Thiago Silva, vista l’assenza dei tanti senatori. Pato tuttavia non ne ha fatto un dramma: “La fascia a Thiago Silva contro il Chievo? Per la verità fino all’arrivo nello spogliatoio prima della partita ero convinto che al Milan vigesse la regola dell’anzianità per assegnare la fascia. Non è andata così, ma non mi è dispiaciuto perché alla fine è finita sul braccio di un amico e di un compagno di nazionale”.

Sembra abbastanza chiaro che il Milan a fine anno potrebbe fare a meno del brasiliano.

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