Marigliano: trovati cadaveri di 60 cani abbandonati tra la vegetazione

Le piste da seguire sono molte, ma portano tutte verso il traffico illegale di cani e la malavita. Un giro di affari che vede protagonisti cani di tutte le razze ed età.

Tra i corpi ritrovati ai margini del lago di Frezza a Marigliano, in provincia di Napoli, c’erano quelli di cani di taglia piccola e di taglia grande. Alcuni erano già in avanzato stato di decomposizione, altri sembravano essere stati portati lì da poco.

Il ritrovamento di questo cimitero a cielo aperto è avvenuto solo dopo una segnalazione anonima alla trasmissione “Striscia laNotizia”  effettuata tramite il web. Era buio quando i Vigili Urbani e i Carabinieri di Marigliano sono arrivati sul luogo. La pioggia rendeva tutto più difficile e confuso, ma quando i riflettori hanno illuminato il lago il macabro spettacolo si è manifestato in tutta la sua tragicità. Gli uomini delle forze dell’ordine si sono trovati davanti 60 carcasse di cani, alcuni più piccoli riposti all’interno di buste di plastica, altri troppo grandi per essere coperti e lasciati per terra come un qualsiasi rifiuto.

Come può essere successa una cosa del genere? Chi può aver portato tutti quei cani in quel posto? Come è possibile che nessuno abbia visto nulla? Da dove arrivano tutti quei cani? A tutti questi interrogativi si sta cercando di dare una risposta in queste ore.

A stabilire le cause di tutte queste morti sarà il medico legale, ma nel frattempo la Procura di Nola si sta occupando delle indagini, affidate al pm Marianna Valvo. Lunedi prossimo l’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) presenterà un esposto presso la Procura di Napoli.

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