Asta BTp, decennali scendono al 6,08%. Si allarga lo spread

E’ andata bene l’asta di oggi dei BTp a dieci anni, nove e cinque anni e altre scadenze. Certo, ci si poteva anche attendere qualcosina in più, dopo il pieno di successo delle ultime tre aste, che hanno esitato un tonfo dei rendimenti, ma la svolta positiva è continuata.

Il BTp con scadenza 2022 ha mostrato un rendimento medio lordo del 6,08%, in calo di 90 punti base dalla precedente asta di dicembre, quando era stato del 6,98%. In crescita anche il rapporto di copertura, che è passato da 1,36 a 1,42, con la domanda pari a 2,832 miliardi, contro i 2 miliardi offerti dal Tesoro, il massimo della forchetta prevista.

Collocati anche 1,55 miliardi di BTp con scadenza 2021 al rendimento del 5,74%, in discesa netta dal precedente 6,98% (-124 punti base). Anche i BTp con scadenza 2015 hanno avuto un esito positivo, con un rendimento medio del 4,79%, in calo di 96 punti base, per un’offerta di 746 milioni.

Il Tesoro ha poi provveduto a collocare anche i quinquennali, altro segmento molto “mediatico”, con scadenza 2017, per un importo di 3,57 miliardi, a fronte di una domanda di 4,63 miliardi, per un rendimento medio del 5,39%, contro il precedente 6,47%, -108 punti base.

Tuttavia, malgrado il buon esito dell’asta, che prosegue il buon andamento dell’ultimo mese, non ne ha risentito positivamente il mercato secondario, con lo spread tra i nostri decennali e i Bund tedeschi che si è allargato a 43o punti base, con il BTp a dieci anni che rende così intorno al 6,18%, qualche centesimo in più del rendimento all’asta odierna.

I mercati sono in attesa di avere notizie sull’accordo tra la Grecia e i creditori dell’Institute of International Finance, mentre si guarda al prossimo vertice di Bruxelles, dopo l’appello del direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, che dal forum economico in Svizzera, a Davos, ha auspicato un incremento della dotazione del fondo salva-stati dell’Eurozona, a cui la Germania ha risposto di no.

 

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