Il dramma di Eluana Englaro secondo il punto di vista di Marco Bellocchio

Da uno dei fatti di cronaca più commoventi avvenuti in Italia, il regista Marco Bellocchio ha deciso di riportare sullo schermo, la storia struggente di una giovane donna, che amava con tutta se stessa la vita, e di un padre che con estremo coraggio, dopo 17 anni, ha rispettato il volere della figlia interrompendo per sempre il suo coma vegetativo, come ultimo atto d’adorazione e di bene immenso per lei.

Eluana Englaro è un nome che difficilmente dimenticheremo, e la decisione di fare un film sulla sua storia è davvero encomiabile, e fa onore a questo importante cineasta piacentino, sicuramente abituato a dirigere pellicole con forti tematiche sociali, soprattutto vicende dolorose dove lo spettatore assiste impotente, allo sgretolamento di tutti i valori che dovrebbero perdurare all’interno di qualsiasi nucleo familiare.

Suoi sono infatti i lavori “I pugni in tasca” (1965), che anticipa la contestazione sessantottina, affrontando il complicato rapporto genitori-figli, destinato a sfociare in una vera e propria eliminazione fisica di tutti i componenti, e “Nel nome del padre” (1971), vicenda imperniata sull’odio di un figlio nei confronti del genitore, sulla decisione dell’uomo di chiuderlo in collegio, e sul carattere altamente reazionario del giovane, intollerante alle regole e con il mito assurdo del “Superuomo“.

Inoltre, sono presenti nella sua filmografia, altre opere di stampo religioso e politico come “L’ora di religione” (2002), vincitore del Nastro d’Argento, “Buongiorno notte” (2003), sul rapimento e l’uccisione del leader della D.C. Aldo Moro, “Il regista di matrimoni” (2006), incentrato sull’importante istituzione sacra che dà il titolo al film, “Vincere” (2008), sul rapporto tra Mussolini e Ida Dalser, moglie mai riconosciuta del Duce, e “Sorelle mai” (2011), altra pellicola sui legami indissolubili della famiglia.

Riallacciandoci quindi al fondamentale concetto di amore paterno e filiale, il progetto registico di Marco Bellocchio dedicato ad Eluana Englaro, s’intitola “Bella addormentata“, è prodotto da Cattleya, e le riprese sono già iniziate da qualche giorno a Cividale del Friuli (Udine). Infine, i protagonisti sono Alba Rohrwacher, Toni Servillo, Michele Riondino e Piergiorgio Bellocchio.

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