Festa del Papà: un papà speciale si racconta – Alex Zanardi

Oggi 19 marzo si festeggia la festa del papà e di tutti coloro che si chiamano Giuseppe. Si tratta di una festività che si celebra in tutto il mondo ma in date diverse, questo perché la festa del papà è una festa civile e non religiosa. Orami siamo abituati a festeggiare tutti papà in questa data, ma pochi sanno associare a questa giornata il significato vero, che non sia solo quello consumistico. Molti magari staranno correndo ad acquistare l’ultimo oggetto da regalare al proprio papà, ma quanto ne sappiamo di questa festa? La festa del papà è una ricorrenza che sembra essere nata negli Stati Uniti ai primi anni del novecento. In una piccola comunità si decise di celebrare i papà in concomitanza della festa della mamma, per dare il giusto risalto alla coppia genitoriale senza esclusione di nessun partner.

Dopo questi brevi accenni è piacevole leggere delle vittorie e delle storie di alcuni papà particolari che raccontano il loro status genitoriale rispetto ai loro figli. Sul sito di Repubblica si legge una bella intervista rilasciata da Alex Zanardi in merito, appunto quella della sua condizione di papà vittima di un handicap.

Tutti ricorderete l’ex pilota di formula uno, che nel lontano 2001 durante una gara, fu vittima di un incidente che ebbe per una disastrosa conseguenza: l’amputazione degli arti inferiori. Oggi a distanza di 11 anni Alex Zanardi racconta il rapporto di padre in seguito a quella tragica fatalità che inevitabilmente ha portato dei cambiamenti nella sua vita. Quando successe la tragedia, il piccolo aveva solo 3 anni, Alex Zanardi cercò di far vivere al bimbo la sua condizione come un gioco o quasi. Gli disse che lui aveva un papà dalle gambe d’acciaio, lo rese partecipe della sua condizione di “super eroe”, visto ovviamente dagli occhi di un bambino di 3 anni.

Essere padre gli ha fatto capire che anche se aveva perso le gambe, queste non erano l’unica cosa che contava nella vita, aveva un bimbo e ancora una vita davanti da vivere con lui e, soprattutto, un figlio da crescere. Si è detto che, anche non era un papà perfetto, avrebbe comunque essere un ottimo papà cercando di fare per quanto possibile, tutto ciò che un papà fa con suo figlio.

Oggi suo figlio è adolescente e vive le difficoltà che un papà può incontrare con un ragazzo di 14 anni ai giorni d’oggi. In passato spesso si doveva scontrare con la figura di papà “scomodo”, in quanto, essendo famoso, spesso gli capitava e gli succede tutt’oggi, di essere fermato per strada dalla gente. Suo figlio riconosceva in lui un personaggio famoso, una particolarità non della gente comune e che forse non apparteneva nemmeno a lui.

Alex Zanardi, stando alle sue parole, ha cercato di crescere suo figlio, facendogli seguire un principio fondamentale che l’ha aiutato nel suo lungo percorso: quello di prefiggersi degli obiettivi nella vita e di vivere nella speranza e consapevolezza di volerli raggiungere.

Termina augurandosi per suo figlio, così come tutti i papà fanno, che il proprio figlio, sappia vivere la vita con passione, e che, anche se adesso vive le incertezze e le insicurezze di un adolescente, che nel futuro queste sue paure possano essere solo un ricordo tipico dell’età, e che sappia trovare la chiave giusta per vivere il mondo; che sia curioso e interessato alle varie sfaccettature della vita, comprese le difficoltà e gli ostacoli che sicuramente incontrerà, riuscendo a non arrendersi ma a combatterli.

Per la festa del papà, era carino ricordare questa celebrazione con questo racconto di vita intensa e forte, augurandosi che possa essere da sprono e guida verso chi, oggi, patisce difficoltà immense e dal sapore insuperabile.

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