Recensione RE:Operation Racoon City

Resident Evil: Operation Raccoon City, nuovo titolo sviluppato da Slant Six Games rappresenta sicuramente uno spin-off molto azzardato della mitica serie di giochi survival horror Resident Evil. Uno sparatutto in terza persona che nulla ha da spartire con le precedenti incarnazioni. Un elemento sicuramente divertente sarà la possibilità di incarnare i cattivi ma la sostanza poi non cambia, decimare orde di zombie in modo ignorante è sempre il fine ultimo.

La Umbrella Corporation, i cui esperimenti falliti sono la causa del collasso di Racoon City, è pronta a tutto pur di occultare ogni traccia che la incriminerebbe come causa di tutto. La società, per evitare il collasso economico, ingaggerà una squadra incaricata di occultare ogni possibile indizio circa il suo coinvolgimento. Qui entriamo ingioco noi, membri della squadra Wolfpack. Le classi a disposizioni per scegliere il nostro alter ego virtuale spaziano tra possibilità abbastanza preimpostate: cecchino, medico, ricognitore, soldato, maestro del mimetismo ecc. Tutti avranno dei poteri speciali come la possibilità da parte del ricognitore di  vedere attraverso le pareti eventuali nemici. Sarà necessario potenziare armi, salute e poteri per andare avanti nel gioco. Gli obbiettivi saranno vari e andranno dall’attivare diversi dispositivi a distruggere dati importanti relativi agli esperimenti effettuati.

Durante le moltitudini di combattimenti dovremo stare attenti a non rimanere contaggiati dal virus, avremo infatti ben poco tempo prima di trasformarci in zombie e andare KO. Fortunatamente durante il periodo critico avremo a disposizione un aumento delle capacità offensive che ci permetteranno di far andare al tappeto un maggior numero di nemici che potranno rilasciare item curativi. Non mancheranno creature più grosse e pericolose degli zombie ne boss fight ardue. Le creature suno tutte prese dalla saga principale tranne gli zombie esplosivi. Tra i nemici ci saranno i Tyrant e il mitico Nemesis. Il combattimento contro i soldati, invece, sarà completamente diverso visto che la copertura sarà  fondamentale per portare a casa salva la pelle.

La nota dolende del titolo è sicuramente la scarsissima inteligenza artificiale dei tre nostri compagni di squadra che si getteranno a capofitto negli scontri senza nessuna logica, pronti ad ammazzare qualsiasi cosa si muove. Questo fa della modaità co-op  a quattro giocatori una componente essenziale per fruire il titolo a pieno. Questo è notabile sopratutto quando i livelli nei quali soldati avversari e zombie si massacrano tra loro e, invece di aspettare che il nemico si decimi da solo, i personaggi usati dalla CPU si lanciano a capofitto nella battaglia senza nessuna logica. Questo si traduce in boss fight particolarmente frustranti quando il gioco di squadra è fondamentale.

Le modalità di gioco sono due: la prima è una campagna classica in cooperativa e la seconda è un versus mode a squadre dove spicca una modalità di gioco dove vince il team che riesce a far fuggire più membri in elicottero dopo un tempo prestabilito.

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