Finita la luna di miele per Monti: ora più della metà degli italiani vorrebbe mandarlo a casa!

L’avevamo anticipato qualche settimana fa ed ora è diventato realtà: gli italiani, dopo tanto sostegno, si sono già stufati di Mario Monti e del suo Governo. Le loro decisioni e manovre infatti,  da semplici news sui giornali, si stanno trasferendo sopra le spalle delle famiglie!

Secondo le ricerche del noto sondaggista Renato Mannheimer, dopo che per settimane il lavoro di Monti godeva del 60-70% di consenso tra gli italiani, trasversale tra gli elettori di tutti gli schieramenti politici, con la bozza della riforma del lavoro, tale consenso è crollato al 44% (crollo soprattutto tra gli elettori della Lega Nord e tra quelli di centro-sinistra!). Tale percentuale è destinata a scendere ulteriormente perchè, tra fine Marzo e Giugno, per i cittadini italiani arriverà una mazzata clamorosa ed iniqua nella forma: il conguaglio sull’aumento delle addizionali Irpef retroattive per tutto il 2011, la nuova Imu sulla prima casa e la stangata sulle seconde case. Per chi abita nelle grosse città e soprattutto a Roma, sarà davvero dura.

Smascherato quindi il consenso fittizio e virtuale di sir Mario Monti, perchè la gente inizia a testare sulla propria pelle certi provvedimenti, così da comprenderne la loro essenza, ignorando finalmente l’interpretazione di parte di giornali e telegiornali. Al di là di una situazione economica del Paese oggettivamente grave, che richiedeva provvedimenti anti-popolari, non era necessaria infatti un’equipe di professoroni della Bocconi se ci si dove limitare ad immettere tasse così gravose senza progressività (aumentando la povertà delle classi sociali più deboli) e ad eliminare i diritti acquisiti negli ultimi 50 anni dai lavoratori italiani. Per fare questo, bastavano già i nostri politici inadeguati.

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