Emilio Fede lascia TG4. Al suo posto arriva Giovanni Toti

Emilio Fede non è più direttore del TG4, la testata che ha fondato nel 1991 e che dirige da oltre venti anni. La notizia è stata comunicata dal gruppo Mediaset, in una nota in cui si spiega che la decisione sarebbe maturata da parte dell’azienda per ragioni di rinnovamento della linea editoriale. Dunque, un vero licenziamento in piena regola, come dimostra la caduta dalle nuvole di Fede, che si è detto profondamente amareggiato e chi ha avuto modo di vederlo lo ha definito a dir poco scosso.

La novità era nell’aria da diversi mesi. Esattamente un anno fa, era stato proprio il vice-presidente di Mediaset, Piersilvio Berlusconi, a pretendere la sua uscita di scena, ma poi per problemi contrattuali (Fede aveva minacciato una maxi-richiesta di risarcimento in caso di risoluzione anticipata del contratto) non se n’era fatto nulla. Anzi, a giugno gli era stato anche prorogato il contratto esistente.

A novembre cade il governo Berlusconi e quando la premiership di Silvio sembra definitivamente essere archiviata negli annali storici del nostro Paese è lo stesso (ex) direttore ad annunciare che si sarebbe dimesso a giugno o al più tardi a fine 2012, perché non se la sarebbe sentita di raccontare un’Italia diversa da quella che sentiva sua. Da allora è stato tutto un mediare con l’azienda, che ha cercato di anticipare la sua uscita di scena al prima possibile. Ma a ogni indiscrezione sul suo addio alla direzione arrivavano puntualmente le smentite di Emilio Fede, con una sorta di stanchezza da parte della dirigenza, che da tempo aveva deciso di non puntare più sulla sua persona e di svecchiare la rete e il TG da lui condotto.

E’ così che si arriva all’epilogo di ieri, che cade non a caso a due giorni dallo scoppio di un nuovo scandalo, per cui Fede si sarebbe recato in Svizzera con una valigetta piena di soldi, ma sarebbe stato respinto. E’ lo stesso (ex) direttore a smentire del tutto la notizia, mentre l’ex premier gli avrebbe espresso al telefono la sua solidarietà per quello che considera una sorta di attacco mediatico nei suoi confronti.

D’altronde, lo stesso Piersilvio era rimasto molto stupito negativamente oltre un anno fa, all’epoca delle intercettazioni tra Fede e Lele Mora, dove si sarebbe evinto un atteggiamento opportunistico del direttore ai danni del presidente del consiglio in carica.

La risposta dell’ormai ex direttore a quanti gli chiedevano cosa fosse successo è che l’avrebbe fatto fuori Fedele Confalonieri, presidente del gruppo. Ma a questo punto nasce un giallo sul futuro di Emilio, visto che la nota Mediaset afferma che “lascia l’azienda”. A sentire il giornalista, invece, Mediaset gli avrebbe assicurato la direzione dell’informazione Mediaset, oltre a un programma in prima o seconda serata su Rete 4 e a benefit, come segretaria e autista. Il tutto condito, pare, da un paio di milioni di euro di buona uscita.

Ma se “lascia l’azienda”, è chiaro che la parte riguardante future collaborazioni con il gruppo televisivo verrebbe meno. E questa sarebbe la punizione per non avere lasciato da sé la direzione del telegiornale. Ma sarà così?

La certezza è che a prendere il suo posto sarà Giovanni Toti, classe 68, di Viareggio. Si è formato come giornalista all’interno di Mediaset, dove è entrato nel 1996, conseguendo la qualifica di professionista nel 1999. Ha iniziato il suo percorso lavorativo a Studio Aperto, curando successivamente programmi di successo, come “Lucignolo” e “Live”. Nel 2006 torna a Studio Aperto, di cui diventa direttore nel febbraio 2010.

Piaccia o meno, Emilio Fede è stato un’icona del berlusconismo in TV, senza avere mai rinunciato alla sua faziosità ostentata, ma per questo innocua e senza pretese di obiettività, che gli hanno attirato le critiche e un certo isolamento nel mondo giornalistico italiano.

Pensare, tuttavia, che la sua carriera abbia coinciso con l’ascesa politica di Berlusconi, suo editore, sarebbe molto ingeneroso. L’uomo, nato nel 1931 in Sicilia, a Barcellona Pozzo di Gotto, dopo la guerra si è trasferito con i genitori a Roma, dove nel 1964 sposa Diana De Feo, figlia dell’allora vice-presidente Rai, Italo. Viene inviato in Africa come corrispondente della rete pubblica per otto anni, mentre al rientro diventa conduttore del TG1 nel 1976 e nel 1981 fino al 1983 ne è anche direttore, raccontando, tra gli altri, la tragica storia di Alfredino, il bambino caduto nel pozzo.

Il suo arrivo in Mediaset si ha nel 1989, ma solo nel 1991 ri-diventa un volto famoso, quando con il suo TG4 batte tutti sul tempo, dando la notizia dello scoppio della Guerra nel Golfo. Da lì, riparte la sua carriera di giornalista brillante e acuto, che dal 1994 combacia perfettamente con il berlusconismo, che abbraccia senza tentennamenti e senza alcuna volontà di tacere le sue inclinazioni politiche e di vicinanza personale verso Silvio Berlusconi.

Con l’addio di Fede al TG4 si chiude un’era televisiva, politica e nazional-popolare, destinata ad essere rivalutata in un futuro magari non molto prossimo. Spetta adesso a Toti dare una nuova identità e linea al TG della quarta rete, anche se la cosa non sarà per nulla semplice, trattandosi della creatura stessa di Emilio.

 

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