“The Woman In Black: Angels Of Death”: Sequel per l’horror con Daniel Radcliffe… senza Daniel Radcliffe

Nella nostra personale recensione non avevamo individuato i tanti punti forti che altri esponenti del settore hanno invece trovato in “The Woman in Black“. Il bello del cinema è però questo: unisce e divide, ognuno e libero di pensarla come vuole e di scegliere il proprio preferito e trovare i propri significati. Il cinema non è una scienza esatta.

Per tanto, in risposta al nostro parere negativo, tanti hanno espresso parere positivo sulla pellicola horror interpretata da Daniel Radcliffe, che, abbandonati i panni del maghetto Harry Potter, si era calato in quelli dell’avvocato Arthur Kipps.

Con un incasso mondiale che ha superato i 110 milioni di dollari, la Hammer Film Productions insieme alla Alliance Films, la Cross Creek Pictures e Susan Hill, scrittrice del romanzo da cui il film è stato tratto, ha deciso di dar vita ad un sequel intitolato “The Woman in Black: Angels of Death“.

Spostando l’ambientazione del film di circa quarant’anni, e arrivando quindi alla metà del secolo scorso, il sequel vedrà una coppia di protagonisti alle prese con la Eel Marsh House e la spettrale presenza della donna in nero che infesta l’abitazione da anni e anni. Visti gli sviluppi precedenti è probabile che Radcliffe possa tornare sul set per confezionare un piccolo cameo, ma nulla più.

Nessuna conferma per quanto riguarda il cast tecnico. Il regista James Watkins non è stato ancora menzionato in alcun comunicato, mentre è ufficiale che la sceneggiatrice Jane Goldman non tornerà a lavorare alla storia. Sembra infatti che Jon Crocker abbia già messo mano allo script di questo sequel, e che la Hammer sia eccitata all’idea di spremere al franchise fino all’ultimo centesimo.

Dopotutto “The Woman in Black” è stato definito il “miglior horror degli ultimi 20 anni”, e quindi è impensabile che un suo sequel, visti anche i costi contenuti, non riesca a portare soddisfazioni agli studios londinesi.

 

 

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