Infuso di fiori d'arancio dalla Puglia

Chi dice che il tè, termine con cui comunemente con cui si denotano in Europa gli infusi, si beve solo in Oriente? La nostra tradizione culinaria prevede tantissime ricette che riscoprono antichi sapori genuini. Il pensiero vale soprattutto per quegli infusi, preparati in casa, che sono nel tempo scomparsi sostituiti dalle pratiche bustine di infusi preparati dalle grandi industrie del tè.

La riscoperta di antiche ricette e la scelta di utilizzarle è un mood molto attuale. Ormai le persone non si lasciano perdere il valore delle cose fatte in casa: un valore inestimabile, oltre che economico e salutare, per uno stile di vita eco-friendly.

Allora, in occasione della primavera e della Pasqua, rievocando gli odori che riempiono la cucina della mia casa, il profumo dei fiori d’arancio è il primo che mi viene in mente per la pastiera napoletana preparata da mia madre. Questo dolce, infatti, è preparato con l’essenza naturale dei fiori d’arancio. Ho pensato allora di ricreare quell’atmosfera preparando, e proponendovi, un semplicissimo infuso di fiori d’arancio. I fiori d’arancio sbocciano in primavera, tra aprile e maggio, anche se il loro frutto è tipicamente primaverile. Il loro profumo rende la campagna unica in questo periodo, il loro colore e aspetto sono uno spettacolo meraviglioso.

L’infuso di fiori d’arancio è un “tè” che si preparava in Puglia. Si tratta, quindi, di una tipica ricetta pugliese.

Ingredienti per 4 persone
10 g fiori d’arancio
100 cl acqua bollente
Procedimento
Lasciare in infusione i 10 gr di fiori d’arancio in un litro d’acqua per 10 minuti. Successivamente servire.

 

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