Getta il suo pitbull dalla finestra di casa per "rabbia"

Si sente spesso parlare dei pitbull come di cani pericolosi, potenzialmente aggressivi e non facili da gestire. Ma si parla sempre troppo poco delle violenze che ogni giorno animali come questi subiscono dai loro padroni, che prendono con sé cani di questa razza per affermare la loro superiorità e il loro potere. Cani appartenenti a questa razza vivono spesso situazioni di maltrattamento, picchiati e tenuti alla catena per aumentarne l’aggressività e la paura.

Questa volta un cane di razza pitbull è passato alla cronaca per la violenza che ha subito dal suo padrone, un uomo già noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti di violenza tra i quali resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e tentato omicidio. Secondo i vicini, l’uomo si sarebbe sempre mostrato come violento e instabile. Il 42enne di Palermo viveva a Rozzano, comune alle porte di Milano, e nel suo quartiere era già conosciuto per le sue stranezze.

Nella notte tra il 6 e il 7 Aprile scorso l’uomo ha deciso di sbarazzarsi del suo cane, senza un motivo apparente. La notizia è stata data solo ieri. Secondo il suo racconto, l’animale stava dormendo tranquillamente quando, preso da un impeto di rabbia, lo avrebbe preso in braccio per lanciarlo giù dalla finestra. Un volo di circa 6 metri dal secondo piano della palazzina, fatale per il cane. Il pitbull di 9 anni non ce l’ha fatta a sopravvivere allo schianto, ha guaito disperato dopo l’impatto tanto da attirare l’attenzione dei vicini che hanno allertato le autorità. Secondo le testimonianze, lo sfortunato animale avrebbe anche provato a rialzarsi, accasciandosi poi senza vita sull’asfalto.

Sul posto sono arrivati poco dopo i volontari della Protezione Animali e i Carabinieri di Rozzano, che hanno constatato il decesso del cane. Giunti nell’appartamento del pregiudicato, gli uomini delle forze dell’ordine lo hanno interrogato e denunciato per maltrattamento animale, aggravato dalla “crudeltà” e dalla “mancanza di necessità”, così come indicato dall’articolo 544 bis. Per tale reato si rischia la pena che va dai 3 mesi ad un anno e mezzo. Ai Carabinieri l’uomo non ha saputo spiegare il motivo del suo gesto, spiegando inoltre che il cane non aveva in nesun modo cercato di aggredirlo o di fargli del male.

 

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