Il Governo Italiano dice sì alla tassa sul junk food

Le malattie connesse alla cattiva alimentazione sono in crescita esponenziale e tutto il mondo si sta sempre più concretamente muovendo per combattere questo fenomeno. La lotta contro l’obesità è arrivata in questi giorni anche sui tavoli di lavoro del nostro Governo che, tramite il Ministero della Salute, ha messo a punto una strategia per cercare di arginare il problema.

È proprio l’attuale Ministro della Salute, Renato Balduzzi, a spiegare come il Governo intenda attuare i provvedimenti. A partire dal 2014 verrà infatti istituita una tassa sul “junk food” – letteralmente cibo spazzatura – che interesserà inizialmente succhi di frutta, bibite gassate e superalcolici. Scendendo ancora di più nel dettaglio, è stato stabilito che verranno prelevati dal Governo € 50,00 ogni 100 litri di superalcoolici ed € 7,16 ogni 100 litri su succhi di frutta e bibite gassate. Le stime dicono che, con questo provvedimento, dovrebbero entrare nelle casse dello Stato circa 270 milioni di euro che verranno impiegati per l’acquisto di macchinari sanitari, l’ammodernamento e il potenziamento di tutto il Servizio Sanitario Nazionale.

La tassa applicata vorrebbe disincentivare il consumo delle bevande incriminate, ritenute dannose per la salute dei consumatori, poiché contengono un’altissima concentrazione di zuccheri rispetto al valore nutrizionale apportato all’organismo. Ad essere a rischio tassa sono anche snack e merendine come salatini, patatine, brioches ed altri prodotti dolciari industriali per gli stessi motivi. A questi particolari prodotti il Governo ha concesso una deroga al provvedimento, a patto che vengano ridotte le quantità di zuccheri e grassi attualmente presenti.

Provvedimenti più o meno simili sono già stati introdotti da alcune Nazioni a noi vicine come ad esempio in Francia la “Taxe Soda”, i cui proventi andranno a sostegno dell’agricoltura, che tassa le bibite gassate oppure in Danimarca dove, già dal 2011, sono tassati invece indistintamente tutti i tipi di “Junk Food”.

Impostazioni privacy