Economia italiana al traino delle esportazioni

Se in Italia il prodotto interno lordo (PIL) nazionale non crolla, anche se per quest’anno è atteso in contrazione, il merito è anche dell’export che, nonostante tutto, per l’anno in corso è atteso in crescita in termini reali del 2,8%. E’ questa, in estrema sintesi, la stima che è contenuta nel Rapporto Unioncamere 2012 che giovedì prossimo, 3 maggio del 2012, sarà presentato nella Capitale in concomitanza con la decima Giornata dell’Economia. A livello geografico le Regioni italiane che contribuiscono a trainare le esportazioni, anche in questa fase congiunturale difficile e molto complicata, sono la Regione Lombardia, la Regione Toscana e la Regione Veneto.

Sotto la media di incremento delle esportazioni è attesa la crescita nelle Regioni del Mezzogiorno con un aumento dell’1,8% sebbene per Regioni come il Molise e l’Abruzzo siano attesi per l’export degli incrementi pari al 2,6%.

Ma non è in ogni caso tutto oro quello che luccica visto che proprio Unioncamere con una nota ha fatto presente come l’export made in Italy sia comunque condizionato e frenato da quella che è nel nostro Paese la dimensione delle aziende che è alquanto modesta. Con la conseguenza che da questo punto di vista, per il sostegno all’internazionalizzazione, ovverosia all’espansione sui mercati esteri, un ruolo chiave lo gioca il sistema delle camere di commercio attraverso dei servizi mirati. Questa offerta di servizi orientati all’internazionalizzazione secondo le piccole e medie imprese (PMI) deve essere rafforzata attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali in modo tale che il legame tra la rete imprenditoriale italiana e quella internazionale possa essere ulteriormente rafforzato.

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