Iran: ordine di arrestare chi porta i cani a spasso a Qom

Che in Iran ci fossero restrizioni molto forti per chi volesse tenere un cane non è una notizia nuova alle cronache, purtroppo. Avevamo già parlato di questo problema esattamente un anno fa in un precedente articolo.

È di qualche giorno fa la notizia, apparsa sul sito d’informazione “Herana”, di una nuova dichiarazione che fa rabbrividire i propietari dei cani in Iran. Mostafa Barzegar Ganji, procuratore della città santa di Qom, ha rivolto un appello rivolgendosi ad un gruppo di militanti di religione islamica affinchè si possano punire le persone che portano ogni giorno a spasso i propri cani, inquinando con la loro presenza la città santa. Il gruppo di islamici filo conservatori avrebbe, infatti, il compito di mantenere il rigore e l’etica religiosa nella loro città santa, punendo ogni gesto che possa minacciarla. Secondo quanto dichiarato dal procuratore, i militanti avrebbero l’obbligo di arrestare chiunque porti a spasso il proprio cane, violando la sharia.

Sono sempre di più le famiglie islamiche che negli ultimi anni hanno cominciato ad adottare cani e tenerli in casa propria, crescendoli come animali domestici e componenti della famiglia. Sembra però che questo non sia ben visto dai religiosi islamici, che considerano il cane  un essere impuro che, in quanto tale, rende impura anche la casa in cui vive e la famiglia che vi abita. In questo modo chiunque abbia deciso di prendere con sè un cane dovrà scontrarsi ogni giorno con il pericolo di perdere la propria libertà o di vedersi portar via il proprio amico a quattro zampe.

 

 

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