Nel primo anticipo della trentaseiesima giornata di Serie A, chi può gioire è solo il Chievo, che conquista matematicamente la salvezza e ferma la Roma sullo 0-0.
Festa per i veronesi ma partita notevolmente condizionata dal campo che, a causa della pioggia battente, si trasforma in un vero e proprio aquitrino.
Come detto, il match risulta difficilissimo per entrambe le squadre e persino i giallorossi tendono ad accantonare il loro fraseggio palla a terra, preferendo saltare il centrocampo con lunghi lanci. Ma con Bojan, Totti e Borini in avanti (non certo tre attaccanti fisici) tenere palla è un’impresa. I gialloblu invece sono agonisticamente più preparati e riescono spesso a mettere in difficoltà la retroguardia romanista, sempre molto alta, con i lanci per Pellissier, Cruzado e Paloschi: proprio quest’ultimo riesce a presentarsi davanti a Curci ma viene fermato da un fuorigioco che non c’è. Brivido per i giallorossi anche quando Cruzado pesca Hetemaj, ma il finlandese non riesce a concludere davanti al portiere.
Così in avvio di ripresa Luis Enrique toglie Bojan per inserire il giovane Tallo, nel tentativo di trovare una boa in attacco; è il momento migliore della Roma, con Borini che prova il sinistro appena dentro l’area ma trova solo l’esterno rete.
I clivensi possono festeggiare l’aritmetica salvezza, mentre la squadra di Luis Enrique se la cava su un campo poco adatto alle proprie caratteristiche. Certo è che una sola vittoria nelle ultime cinque gare è poco per ambire a grandi traguardi.