Festa della Repubblica: le polemiche continuano

La parata per la Festa della Repubblica inizia dopo un minuto di silenzio per le vittime del terremoto in Emilia-Romagna, ma le polemiche non si placano. Oltre alle continue proteste sul web e alle proteste dei Vigili del Fuoco, anche Lega e Idv si sono schierati contro la celebrazione.

Roberto Maroni ha spiegato perché lui e gli altri rappresentanti della Lega hanno deciso di non prendere parte alla Festa: “Non partecipiamo alle celebrazioni perché queste feste, questi buffet, dovevano essere tutti cancellati per dare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dal terremoto”. Maroni ha definito “inopportuno festeggiare un evento mentre c’é gente che soffre, gente che è morta, gente che ha perso tutto e l’aiuto dello Stato poteva essere e deve essere molto più concreto che celebrare una festa facendo buffet e buttando soldi nel cesso”. Alle parole di Maroni si aggiungono quelle del leader dell’Idv, Antonio Di Pietro: “Mentre le famiglie delle vittime del terremoto piangono i loro cari e intere popolazioni stanno soffrendo, questa costosa parata di reparti militari è una mancanza di rispetto, non solo nei confronti di quelle popolazioni ma anche dei principi della Repubblica”. Anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha scelto di non esserci, coerentemente a ciò che aveva affermato qualche giorno fa: “speravo – aveva detto Alemanno – che la parata del 2 giugno fosse annullata per destinare quei soldi ai terremotati”.

Presenti in tribuna d’onore, invece, Giorgio Napolitano, Mario Monti, molti dei ministri dell’esecutivo e quasi tutte le più alte cariche istituzionali. La sfilata andata in scena ai Fori imperiali è una versione molto ridotta rispetto a quella vista negli ultimi anni: non sfileranno così sistemi d’arma, cavalli e non ci saranno i tradizionali sorvoli delle Frecce Tricolori.

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