Serie A: fa festa la Sicilia di Palermo, Catania al tappeto

Nel derby vissuto e partecipato da tutta la Sicilia, la spunta il Palermo di Gasperini che si sta via via tirando fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione, dov’era finito un pò inaspettatamente nella prima parte di stagione.

L’ex tecnico del Genoa ha saputo dare un’impronta di gioco ben definita ai suoi ragazzi e ieri ha strameritato la vittoria sia in termini di occasioni da goal che di gioco, nonostante i 3 squalificati (Ujkani, Labrin e Barreto) ed i 2 infortunati (Hernandez e Mantovani). Donati a guidare la difesa è un esperimento ormai fisso nella difesa a tre rosanero, con risultati incoraggianti, perchè l’ex giocatore del Bari sale spesso a centrocampo a dettare i tempi dell’azione ed a creare superiorità numerica in mezzo al campo. Poi il solito Miccoli ed i due fantasisti tra le linee, Ilicic e Brienza (un giocatore troppo sottovalutato durante tutto l’arco della sua carriera), fanno il resto in questa rinascita di metà Sicilia.

L’altra metà appunto, quella targata Catania, arrivata al derby con la consapevolezza di poter ripetere con Maran l’ottima stagione passata targata Montella, ha subito una sonora battuta d’arresto: etnei pericolosi in gara solo su calcio piazzato (lo stesso goal di Lodi è frutto di una splendida esecuzione su calcio di punizione). Morimoto non è Bergessio!

La cronaca per concludere: Miccoli in goal al 9′ con uno splendido siluro da fuori area, finito sotto al sette dell’immobile ed incolpevole Andujar, poi ad inizio ripresa doppietta di Ilicic, che sembra tornato in confidenza con la via della rete. Per il Catania appunto, goal della bandiera di Lodi a 20 minuti dal termine.

Impostazioni privacy