Milan news, non basta un super Balotelli: al Diavolo manca il gioco

A San Siro nel posticipo della quarta giornata di Serie A, il miglior Milan della stagione non è riuscito a fermare il Napoli di Benitez, andando incontro alla seconda sconfitta in campionato. I quattro punti nelle prime quattro sono l’esempio più eclatante della deludente partenza della squadra di Massimiliano Allegri e danno ancora più risalto alla verità più triste per i tifosi rossoneri: il Milan non ha qualità e non gioca bene.

Gli stessi tifosi avevano preannunciato una situazione tanto complicata, quando in Curva Sud esposero lo striscione “Matri, no grazie! Servono un difensore e un centrocampista”. Il rischio che avrebbe corso Galliani acquistando Matri, Kakà e Birsa sarebbe stato quello di lasciare scoperti centrocampo e difesa in caso di infortuni, e così è stato. I ko di De Sciglio e Bonera hanno costretto Allegri a schierare un’ala come Emanuelson nel ruolo di terzino sinistro, ed il Napoli ieri ne ha approfittato mettendo in crisi la retroguardia rossonera grazie alle avanzate di Mesto.

Oltre agli evidenti problemi derivanti da un mercato sbagliato, il Milan denota una totale assenza di gioco: la manovra della squadra dipende in tutto e per tutto da Mario Balotelli. Super Mario è l’unico in grado di mettere in apprensione le difese avversarie: punta l’avversario, calcia da lontano e manda in porta i compagni. A tratti ieri sera è sembrato di assistere a “Balotelli-Napoli“, come se gli altri undici rossoneri non tenessero il passo del numero 45. L’unico a giocare una grande partita è stato Poli, che con grinta e corsa da vendere ha cercato di tagliare la difesa del Napoli a suon di inserimenti senza palla.

Indubbiamente dopo il vantaggio partenopeo, la mediana del Milan si è imposta su quella del Napoli, grazie ai tanti palloni recuperati da De Jong, ma come detto la qualità latita: l’assenza di Montolivo, l’unico centrocampista rossonero in grado di dare geometrie alla squadra, ha fatto sì che sia addirittura Balotelli ad iniziare l’azione sulla linea dei 50m.

Il mercato deficitario, gli infortuni, l’assenza di calciatori tecnicamente e la Balo-dipendenza hanno privato il Milan di una vera e propria identità tattica, come se la mano dell’allenatore fosse inutile. Il ritorno di Kakà ed El Sharaawy ad alti livelli, uniti ai gol di Matri, sarebbero ossigeno puro per Allegri, ma la luce fuori dal tunnel è flebile e lontana. I problemi del Milan sono strutturali ed un palazzo non sta in piedi senza fondamenta. Ai rossoneri non resta che aggrapparsi ai corsi e ricorsi storici di Giambattista Vico: nello stesso periodo della scorsa il Milan aveva un punto in meno, eppure ha rimontato fino al terzo posto. Quest’anno a Gennaio non arriverà Balotelli, sarà Pazzini l’uomo della Provvidenza?

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