Positivo aumento delle imprese femminili, quasi 5.000 nell’ultimo anno

Anche quando le condizioni del mercato non sono certo vantaggiose, la voglia di impresa delle donne non cede”. Sono le parole del presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, in commento ai positivi dati relativi alla crescita delle imprese femminili.
Gli ultimi dati forniti da Cna Impresa Donna, Unionecamere e Artigiancassa indicano che le imprese femminili sono in continua crescita.

Tra giugno 2012 e giugno 2013 sono state registrate quasi 5.000 nuove attività in rosa e a oggi rappresentano circa il 25% delle imprese sul territorio italiano. Nell’arco di un anno, in cui in generale vi è stata una crescita del 0,13% delle imprese in Italia, le aziende femminili hanno segnato un aumento pari al +0,34%.
In occasione dell’incontro tra imprenditori e istituzioni presso la sede di Cna, Paola Sansoni, presidente di Cna Impresa Donna, ha dichiarato che le donne in attività portano benefici non trascurabili al Pil, facendolo crescere di 0,28 punti l’anno.

Secondo le ricerche in campo dell’Osservatorio dell’Imprenditoria femminile di Unionicamere-InfoCamere, le regioni che hanno dato maggiormente vita a questa crescita sono Molise, Abruzzo e Basilicata, mentre le città con più attività di donne sono state Prato, Siracusa, Pescara e Novara.
I settori di preferenza sono quello terziario e dei servizi, ma non mancano anche attività in contesti che fino a qualche anno fa erano considerati mondi prettamente maschili come quello assicurativo, finanziario, immobiliare ed edile.

Notizie positive quindi, che però non devono far dimenticare che c’è ancora tanta strada da fare per vedere riconosciuti i diritti di pari opportunità alle donne nel settore lavorativo .
Il fenomeno delle imprese femminili è da considerarsi ancora giovane dato che solamente a partire dai primi anni novanta sono nate le prime attività di donne.

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