Instagram diventa una pericolosa vetrina per commercio di armi

Secondo un recente articolo del Daily Beast, negli Stati Uniti alcuni possessori di pistole e fucili utilizzerebbero Instagram come vetrina on line per vendere le proprie armi da fuoco, come nel caso di Umbrella Corp, la società fittizia presente nella serie dei videogame di Resident Evil, che attraverso i suoi social propone i prodotti del suo gioco.

Ma il punto non è questo. Il social network fotografico infatti, nato con lo scopo di divertire gli utenti postando foto e immagini di animali, cibi e paesaggi, sta diventato sempre di più un luogo virtuale in cui facendo una veloce e facile ricerca attraverso determinate parole chiave e hashtag, è altrettanto veloce e facile trovare post di utenti che commercializzano beni o servizi, in questo caso armi.

In tutto il mondo non sarebbe la prima volta che in un sito web, di solito forum o siti di annunci, c’è qualcuno che tenta di vendere armi, ma nella maggioranza dei casi le trattative vengono bloccate sul nascere e i siti adottano policy più restrittive in merito alla compravendita di armi da fuoco.

Instagram, essendo un social network e non un sito di e-commerce, vieta soltanto di pubblicare foto violente, sessualmente esplicite o che possano impressionare gli altri, ma naturalmente non ha una chiara policy in merito a vendite soprattutto se si tratta di oggetti pericolosi come fucili e pistole, e soprattutto se sono armi giocattolo.

Coloro che sostengono il controllo delle armi da fuoco si sono espressi molto preoccupati da questo nuovo fenomeno, che non riguarda solo Instagram, ma comprende anche altri social network.
Ogni Stato americano ha adottato differenti leggi sul commercio di queste, e come afferma il portavoce del Dipartimento di Giustizia americano, il problema alla base del dilagante e incontrollabile fenomeno che avviene on line è che “non ci sono leggi federali che proibiscano la vendita di armi attraverso internet.”

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