Checco Zalone, un Sole a Catinelle da record

Nel 2009 fu Cado dalle Nubi, a distanza di due anni, invece, ha vissuto Una bella giornata: nel 2013, invece, racconta il suo Sole a Catinelle. Stiamo parlando di Checco Zalone, al secolo Luca Medici, comico pugliese e personaggio di rilievo della televisione italiana.
Il suo giocare con la meteorologia sembra portargli fortuna. I primi due film hanno ottenuto rispettivamente sopra i 14 milioni di euro il primo e sopra i 40 milioni il secondo, e l’ultima fatica cinematografica sembra non essere da meno; nei primi tre giorni d’uscita, il cantante-attore-imitatore ha ottenuto ben 15 milioni di incasso, bissando il successo di Cado dalle Nubi. Il successo era già nell’aria ancora prima di uscire, dato il boom di visualizzazioni del trailer ottenuto a pochissime ore dalla messa online.

Il segreto della comicità irresistibile di Checco Zalone sta nella sua abilità nel giocare con i suoi personaggi, attaccando in maniera spietata tutto e tutti, senza risparmiare nessuno. I film precedenti hanno destato non poca polemica nelle diverse lobby italiane, basti pensare alla comunità omosessuale o alla Lega Nord, spesso e volentieri scherniti dall’artista senza troppi giri di parole. Luca Medici gioca con la sua falsa ignoranza creando ilarità generale, anche se è laureato in giurisprudenza e conosce molto bene la lingua italiana, cosa che ha anche causato qualche battibecco.

Sole a Catinelle racconta di come la crisi attanagli le famiglie italiani imponendogli uno stile di vita sobrio e senza troppi svaghi. E’ così che Checco, lavorando nelle vendite porta a porta di aspirapolveri, si trova a convivere con una moglie bellissima, Daniela, licenziata dalla sua azienda a causa della crisi economica e dell’incapacità di produrre a dovere per la poca richiesta. Vittima della situazione il figlio Nicolò, brillante a scuola per non deludere il padre, viene convinto da questi ad impegnarsi a prendere una pagella con il massimo dei voti in ogni materia, promettendogli una vacanza indimenticabile. A giugno, al termine della scuola, il ragazzo ottiene i risultati richiesti, mettendo Checco in piena crisi a causa della sua indisponibilità economica. E’ da qui che parte la vacanza di padre e figlio, dapprima in un paese sperduto, in seguito in un grande avventura grazie ad una serie di fortunati eventi.

Luca Medici continua a regalare sorrisi raccontando uno spaccato d’Italia che ancora non riesce a liberarsi a pieno dei suoi scheletri nell’armadio, costringendosi a vivere con l’angoscia di non arrivare a fine mese. Una comicità semplice ma che fa riflettere, cosa che è sempre più raro da trovare.

Lo stesso regista Gennaro Nunziante, già dietro la telecamera per tutti e tre i film dell’attore, spiega come il boom del film di Checco Zalone porti una boccata d’ossigeno alla precaria situazione cinematografica italiana, grazie ad una comicità in grado di rinnovarsi pur restando sempre la stessa.

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