Paese che vai usanze che trovi: ecco il Capodanno 2014 nel mondo

C’è chi si prepara a dare il benvenuto al Capodanno 2014 imbandendo grandi tavolate, tra candele, paillettes e persone care. E c’è chi invece il benvenuto al nuovo anno l’ha già dato.

Il fuso orario diventa infatti una nota particolare soprattutto nel momento che scandisce il tempo per eccellenza. E così gli abitanti dell’Isola di Natale e dell’Isola di Samoa, in netto anticipo, si sono catapultati nel nuovo anno mentre in Italia erano le undici di mattina. A seguirli la Nuova Zelanda che, dodici ore prima di noi, ha lasciato senza fiato cittadini e turisti con gli spettacolari fuochi d’artificio a fare da sfondo all’Opera House, mentre la brezza estiva allieta gli osservatori.

E si prosegue, qualche ora dopo, con Giappone, Cina e Thailandia. In particolare in Giappone, ci si prepara alla celebrazione di Toshigami, la divinità dell’anno nuovo. I festeggiamenti perdurano per tutto il periodo della Shogatsu (dal 31 dicembre al 3 gennaio), in cui si ringraziano le divinità per i raccolti e si salutano gli spiriti degli antenati. Allo scoccare della mezzanotte, la tradizione vuole che le campane dei templi buddhisti rintocchino 108 volte, tanti quanti sono gli elefanti di Bonō, cosicché tutti gli uomini possano confessare i propri peccati.

Ancora qualche ora dopo è la volta di Pakistan, Afghanistan, Iran e Russia. Proprio in quest’ultima, il 31 dicembre non rappresenta l’unico Capodanno. Se ne festeggiano, infatti, due: il 31 dicembre secondo il calendario Gregoriano, il 13 gennaio secondo il calendario Giuliano. Il 31 dicembre si prepara l’albero e si festeggia, con i piatti tipici, tra cui prugne secche farcite con nocciole e panna acida, e si beve vodka ghiacciata in compagnia. Usanza particolare è quella di aprire le porte di casa al dodicesimo rintocco dell’orologio della torre Spasskaja del Cremlino, per permettere al nuovo anno di entrare.

E a mano a mano che ci si avvicina all’Italia, i tempi si riducono, e con solo un’ora di anticipo tocca alla Turchia, all’Egitto e alla Grecia. Ed è proprio nella culla della cultura occidentale, che si festeggia San Basilio, il santo che porta doni ai bambini. Durante la serata, ogni ospite che entra in casa, dovrà rompere un melograno gettandolo per terra: più chicchi si spargeranno sul pavimento, più saranno fortunati i padroni di casa. Piatto tipico è proprio la torta di San Basilio, un pane dolce che nasconde al suo interno una monetina, che una volta scoperta, sarà di buon auspicio per il suo ritrovatore. Ad allietare la cena, ci saranno le kalanta, le tradizionali canzoni greche.

Parte così il count down e in Italia, dopo aver gustato cotechino e lenticchie, simboli di fortuna e ricchezza, allo scoccare della mezzanotte si brinda guardandosi negli occhi e pronunciando il famoso “cin cin”. E se gli innamorati sono spariti, cercateli sotto qualche rametto di vischio. In contemporanea festeggeranno la Spagna, la Francia, la Germania, l’Olanda. Tutta l’Europa continentale insomma. E così i dodici rintocchi della Puerta del Sol di Madrid faranno gustare i dodici acini d’uva propiziatori agli abitanti spagnoli. I vicini tedeschi festeggeranno tutti agghindati, brindando con il Feuerzangenbowle, la bevanda della fraternità, a base di vino rosso, cannella, chiodi di garofano e bucce d’arancia e rum. E per curare la sbornia, in alcune regioni, soprattutto protestanti, si condividerà l’aringa affumicata. Tradizione degna di nota è quella della Das Bleigießen, letteralmente una “colata di piombo”, che consiste appunto, nel versare in una ciotola d’acqua fredda, un piccola quantità di piombo. Se formerà una palla, di sicuro l’anno che si accoglie sarà fortunato.

E mentre in Italia si assaporano i dolci della tradizione, un’ora dopo la nostra mezzanotte, è festa a Londra, Dublino e Lisbona. In Inghilterra si cenerà a base di tacchino ripieno di castagne e Christmas Pudding, un dolce al cucchiaio tipico. Estreme alcune usanze dei sudditi della Regina, che salteranno attraverso cerchi di fuoco fatti di candele, pescheranno frutta secca in bicchieri di liquore infiammato e mangeranno una mela sospesa da un filo, senza far spegnere la candela inserita nell’estremità opposta.

Nel cuore della notte italiana, infine, Times Square esploderà in una pioggia di luci colorate e applausi, così come il Brasile. Qui i cittadini attenderanno la mezzanotte vestiti di bianco e cavalcheranno le prime sette onde del nuovo anno, per propiziarsi Yemanjá, la divinità dei mari e dei bambini. In Messico, gli abitanti vestiti d’oro, lasceranno bruciare, per tutto il giorno, sul fuoco pestelli e mestoli di legno.

Ultimi in assoluto ad accogliere il nuovo anno saranno gli abitanti dell’Isola Tutuila nelle Samoa Americane.

Se il “cin cin” non è l’unico modo per dare inizio al nuovo anno, ci auguriamo che una cosa resti uguale in ogni parte del mondo: la speranza in un anno migliore.

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