In un momento di chiara difficoltà tecnica ed economica del calcio italiano, la 19.esima giornata di Serie A regala a tutti i tifosi e, in particolare a Cesare Prandelli un motivo per sorridere in vista dell’imminente mondiale in Brasile: le prestazioni di Berardi, Insigne e Florenzi, astri nascenti del “bel paese”.
La copertina spetta ovviamente a Domenico Berardi, mattatore nella serata di ieri del Milan e principale fautore del recente esonero di Massimiliano Allegri.
Piacevole sorpresa di Verona-Napoli è il ritorno al goal in campionato di Insigne. “Lorenzo, il Magnifico” nato e cresciuto all’ombra del Vesuvio sembrava aver patito la concorrenza di Callejon e la recente esplosione di Mertens. La fiducia di Rafa Benitez non è mai mancata e la bella rete al Verona è il giusto premio ad un ragazzo che ha sempre fornito buone prestazioni macchiate solo da un’insolita astinenza in zona goal.
Discorso analogo per Florenzi. Il trequartista romano si è reso protagonista di una rete incredibile in rovesciata, sbloccando così la gara poi vinta per 4-0 della Roma sul Genoa.
Sorride, come detto, Cesare Prandelli, in un momento in cui a soli 6 mesi dal Mondiale in Brasile, alcune potenziali certezze sono minate da infortuni o esclusioni eccellenti nelle rispettive rose.
Osvaldo al Southampton bazzica in tribuna mentre per Di Natale sembra essere arrivato quel normale calo fisiologico che ci si aspettava. Se i vari Matri, Quagliarella e Giovinco non trovano gli spazi per meritarsi una convocazione ecco salire alla ribalta i giovani Berardi, Insigne ed anche Immobile, calciatori non esperti ma sicuramente vogliosi di dimostrare al mondo le proprie qualità.
A centrocampo, nonostante la situazione sia più rosea, la duttilità e l’impegno di Florenzi potrebbero rivelarsi una preziosa risorsa anche a partita in corso.
L’impiego dei giovani è anche la miglior medicina ad una Serie A che economicamente, nonostante l’arrivo degli americani e di Thohir, non riesce a tenere il passo degli altri campionati esteri. Come in ogni processo di rivoluzione che si rispetti le chiavi del cambiamento sono da affidare ai giovani più intraprendenti e talentuosi, senza remore o timore. Solo così questi baby fenomeni riusciranno a diventare, per la speranza dei tifosi italiani, i campioni del domani.