Clamoroso a Genova. Il Derby della Lanterna, momento unico del calcio italiano, più per lo spettacolo offerto dagli spalti che per la qualità tecnica mostrata in campo, rischia di perdere uno degli indiscussi protagonisti: i tifosi genoani.
I gruppi della Gradinata Nord si sono infatti uniti in un durissimo comunicato stampa per protestare in merito alla decisione di anticipare alle ore 12,30 di domenica 2 febbraio quella che a Genova è considerata per antonomasia “la partita”. L’orario anticipato, a differenza della classica partita delle 15:00, non sarebbe infatti considerato agevole per famiglie e tifosi provenienti da fuori.
L’intento della protesta, rivolta verso la Lega Calcio, i media ed un sistema che sempre più spesso ammazza la passione, è quello di lasciare lo stadio Luigi Ferraris, almeno sponda genoana, completamente vuoto.
COMUNICATO UFFICIALE GRADINATA NORD
“Giocare il derby alle 12.30 è una scelta scellerata che merita una risposta decisa e determinata.
Il calcio è sempre più lo zerbino delle televisioni, lo sport passa in secondo piano rispetto a conduttori leccapiedi e opinionisti dementi, i tifosi sono solo portafogli da scippare e da prendere per il culo e tutto con il benestare della LEGA CALCIO.Invitiamo i tifosi del Genoa a lasciare il Ferraris vuoto e concentrarsi sotto la Gradinata Nord seguendo le iniziative che saranno indicate.Non tralasceremo nessuna forma di protesta, tutti voi che avete deciso l’orario del derby meritate una risposta…LA RISPOSTA CI SARA’ E NON VI PIACERA’!!
!!NO AL CALCIO MODERNO!!
TUTTI FUORI DALLO STADIO…..FINO ALL’ULTIMO UOMO!!!!I gruppi ultrà della Gradinata Nord”
Un comunicato duro che non lascia spazio ad interpretazioni, aumentando la tensione verso una partita considerata giù di per sé ad alto rischio.
Nei prossimi giorni sono quindi attese le reazioni dei “cugini” e rivali della Sampdoria. Il confronto, quello leale sugli spalti, non ci sarà dunque.
Il calcio italiano ancora una volta offrirà ai propri tifosi e agli appassionati che ci seguono dall’estero il solito spettacolo di uno stadio vuoto e senza colore, come purtroppo siamo abituati a vedere sempre più spesso.
A prescindere dalle decisioni e dalle posizioni prese, a cui non spetta a noi dare un giudizio, rimane l’amarezza per la situazione che si andrà a verificare domenica 2 febbraio. Qualsiasi derby è più che mai un patrimonio della città, di quei tifosi che amano e vivono per la propria squadra e meriterebbe il giusto calore, colore ed un sano confronto sugli spalti.