Detox Greenpeace: disintossichiamo i nostri armadi

Nel 2011 a seguito di un’indagine condotta da Greenpeace sull’inquinamento da sostanze pericolose nelle acque dei fiumi cinesi, fu lanciata la campagna Detox che sfidava i grandi Brand della moda ad impegnarsi per un futuro libero dalle sostanze tossiche.

Uno ad uno i marchi della moda sono entrati nel mirino delle efficaci campagne di mobilitazione di Greenpeace, senza distinzione tra fashion o sportswear, ma con particolare attenzione agli indumenti per bambini. La campagna Detox vuole sensibilizzare sul drammatico inquinamento ambientale generato dall’uso di queste sostanze nella produzione degli indumenti, ed informare i consumatori sui rischi che si celano nei nostri armadi.

Gli effetti di queste sostanze sono ormai noti e confermati dalla comunità scientifica: interagiscono con l’equilibrio ormonale, si depositano nell’organismo danneggiando fegato reni ed aumentano la probabilità dell’insorgenza di tumori.

Dal lancio della campagna ad oggi ben 18 aziende leader dell’abbigliamento si sono impegnate ad eliminare completamente le sostanze pericolose presenti nei loro capi entro il 2020, tra queste: Benetton, C&A, Canepa, Coop Svizzera, Esprit,G-Star Raw, H&M, Inditex, Levi’s, Limited Brands, Mango, Marks & Spencer, Puma, Fast Retailing, Valentino, Adidas, Li-Ning, Nike.

L’attenzione di Greenpeace ora è concentrata su Burberry, il prestigioso marchio produttore dell’inconfondibile fantasia a scacchi. I test di Greenpeace hanno infatti dimostrato come nei capi Burberry siano presenti composti perfluorrurati (PFCs) e nonilfenoli etossilati (NPEs).

Detox greenpeace:

La nuova campagna legata a detox si chiama “piccoli mostri” e mira a far conoscere meglio le terribili sostanze che si nascondono nei vestiti di tutti noi.

Disintossichiamo i nostri armadi

Esattamente come per gli altri brand, Greenpeace chiede un aiuto a tutti voi, ogni giorno i consumatori influenzano le scelte delle aziende, facciamo la nostra parte per eliminare per sempre i piccoli mostri dai i nostri armadi.

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