Google acquisisce Deep Mind e diventa intelligente

Google ha finalmente acquisito Deep Mind, un’importante startup che si occupa d’intelligenza artificiale. Grazie all’indiscrezione di RE/code nel pomeriggio di ieri è stato annunciato che l’accordo, ipotizzato a dicembre, è stato definitivamente siglato con grande soddisfazione di Larry Page, CEO di Google.

La Deep Mind è nata dalla collaborazione di Demis Hassabis, ex bambino prodigio nel gioco degli scacchi ed attuale neuro scienziato, e da due ricercatori, Jaan Tallin, sviluppatrice anche per Skype e Kazaa, e Shane Legg. Tutti avevano l’ambizioso progetto di «utilizzare la tecnologia e la ricerca medica per aiutare le macchine ad imitare la capacità del cervello per migliorare le prestazioni». In tre anni l’idea si è concretizzata: Londra ha visto nascere e affermarsi la più importante startup di deep learning, una branca dell’intelligenza digitale che «con l’uso delle migliori tecniche di machine learning e i più sofisticati sistemi di neuroscienze costruisce i potenti algoritmi d’apprendimento general purpose per le simulazione e-commerce e giochi».
La società ha suscitato molto interesse in tutti i settori dell’hi-tech. Il primo a proporsi per l’acquisto è stato Facebook, ma con una proposta molto più allettante Google ha rilevato la società.

Larry Page non ha ancora dichiarato come sarà impiegata la nuova intelligenza artificiale, ma non è difficile immaginare che sarà potenziata la profondità del motore di ricerca, del Knowledge Graph e del Google Now. Negli ultimi tre anni, infatti, la Mountain View ha acquisito otto aziende di robotica ed intelligenza artificiale, tra le quali quella che fornisce cyborg al Pentagono, la Boston Dynamics ed ha accresciuto la sua squadra con Andy Rubin, ideatore di Android.

Il prezzo dell’acquisizione di Deep Mind è incerto: Tech Cruch afferma che è di $ 500 milioni mentre PC World dichiara che il costo è stato di soli $400 milioni. Certa è, invece la soddisfazione del guru informatico Ray Kurzweil, ricercatore nel settore dell’intelligente artificiale di Google, che ha detto che con questa collaborazione «il più famoso motore di ricerca si tramuterà nel miglior amico cibernetico dell’uomo, capace di aiutare e offrire consiglio in ogni possibile situazione»

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