Il presunto maniaco di Bologna fermato a Copenaghen

È stato fermato in Danimarca il presunto maniaco di Bologna. A dare la conferma ufficiale anche un tweet del ministro dell’Interno Angelino Alfano: “È stato arrestato a Copenaghen dalla squadra mobile di Bologna il rumeno autore di quattro violenze sessuali a Bologna colpito da mandato di cattura Eu”.

Il maniaco si chiama Cezarin Robert Tivadar, ha ventisei anni ed è originario della Romania. Al momento dell’arresto era in Danimarca per motivi di studio, mentre durante le festività natalizie si trovava nel capoluogo emiliano, dove vive la madre. Per ora è accusato di due aggressioni, entrambe risalenti a sabato 11 gennaio. Ma potrebbero aggiungersene altre.

Pare che il giovane non abbia precedenti penali. Alloggiava in una stanza, all’ottavo piano di uno studentato, che condivideva con altri due ragazzi. Dopo il diploma di scuola superiore, conseguito in Emilia, si sarebbe trasferito a Londra per proseguire gli studi. A Copenaghen stava frequentando un master in turismo.

Sono cinque le giovani donne che hanno denunciato di aver subito molestie sessuali tra il 4 e l’11 gennaio a Bologna. Tutte sarebbero state avvicinate, seguite e palpeggiate dallo stesso uomo, di cui hanno fornito un identikit: biondo, occhi azzurri, corporatura magra, statura attorno al metro e ottanta, carnagione chiara, aspetto curato e accento inglese. Caratteristiche che sembrano combaciare con il giovane romeno, individuato anche grazie all’esame dei filmati di videosorveglianza.

Gli inquirenti hanno poi perquisito l’abitazione della madre e hanno trovato un paio di stivaletti e un cappotto nero compatibili con quelli indossati dall’aggressore. “Abbiamo cercato di lavorare con grande scrupolo e riteniamo di avere un quadro indiziario forte” ha assicurato il procuratore aggiunto Valter Giovannini, che ha coordinato le indagini.

Soddisfatto il sindaco di Bologna Virginio Merola: “Mi congratulo con il questore, la polizia di stato, l’autorità giudiziaria e tutti i soggetti che hanno concorso alla cattura dell’uomo” si legge in un comunicato. Per il primo cittadino quello ottenuto è “un importante risultato, conseguito anche grazie alla reazione forte e determinata che, come ho già detto, hanno avuto le donne coinvolte, dai primi momenti delle aggressioni, fino alla decisione di denunciare quanto accaduto. Questa è la forza civica autentica della nostra città che sa reagire e collaborare con le istituzioni preposte“.

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