Nintendo punta tutto sull’Health Care e dice no ad App e ai mobile games

La crisi che ormai da qualche anno ha colpito Nintendo sembra non avere mai fine. I tempi in cui l’azienda lanciava sul mercato Super Mario (anni novanta), destinato a diventare in brevissimo tempo un cult tra migliaia di giovani videogamers in tutto il mondo, sembrano ormai lontani anni luce e le nuovissime Nintendo Wii e Wii U non hanno sicuramente lo stesso appeal che poteva avere in quegli anni la Nintendo 64. La concorrenza è davvero fortissima e i ragazzi del 2014 sono sicuramente più orientati verso PlayStation ed XBox, che con migliaia di giochi e tantissime funzionalità non hanno ad oggi davvero rivali.

Attraverso un comunicato ufficiale, l’azienda ha annunciato, non più di una settimana fa, un taglio del 70% per le stime di vendita di Wii U ed ha anche reso noto che l’anno appena iniziato è destinato a chiudere in perdita a livello finanziario. Le previsioni di Nintendo puntavano sulla vendita di circa 9 milioni di Wii U e di 18 milioni di Ninendo 3DS ma nei fatti le cose sono andate davvero in modo diverso; nell’ultimo anno sono state vendute esclusivamente 2,8 console domestiche e 13,5 milioni portatili. Dati totalmente negativi di cui lo stesso presidente Satori Iwata ha preso atto annunciando un taglio netto ( del 50%) al suo stipendio per i prossimi cinque mesi.

Come fare allora per evitare la fine di una delle aziende che hanno fatto la storia di console e videogames ? La prima soluzione possibile, e forse anche quella che potrebbe dimostrarsi vincente è sicuramente quella di aprire il mondo dei giochi Nintendo a smartphone e tablet attraverso la creazione di moltissime app scaricabili gratuitamente o a pagamento; ma lo stesso presidente non sembra essere molto predisposto verso un’ipotesi di questo tipo : “Non sono pessimista verso le prospettive della console di gioco che resta al centro della nostra strategia, la società non intende abbandonare la sua attività hardware”, ha dichiarato Satori Iwata.

La parola d’ordine in casa Nintendo sarà invece “quality of life”con una totale apertura al settore dell’health care. Il progetto prevede la creazione di una piattaforma che unisca intrattenimento e salute con la creazione di games con fini terapeutici. Per il momento le indicazioni a riguardo non sono molte, si sa solo con certezza che non si tratterà di dispositivi “indossabili” come quelli che ad esempio Nike ha dedicato al fitness. “Vogliamo realizzare una piattaforma software ed hardware integrata che invece di offrire funzionalità portabili o indossabili, sarà caratterizzata da un nuova area che ci piace definire tecnologia non indossabile”, ha dichiarato il presidente.

Non resta da far altro che attendere per vedere se questo sarà il vero antidoto contro la crisi per Nintendo, anche se i primi riscontri non sembrano essere proprio di buon auspicio. Dopo l’annuncio della nuova strategia di mercato le azioni dell’azienda nella borsa di Tokyo sono precipitate di oltre quattro punti percentuali.

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