Santiago Calatrava, l’architetto dei disastri

La star dell’architettura mondiale Santiago Calatrava si conferma come uno dei personaggi più richiesti ma nello stesso tempo, più criticati del panorama artistico internazionale. Il 7 febbraio infatti è stato condannato dal tribunale spagnolo di Oviedo al risarcimento di 2,96 milioni di danni per gli errori di esecuzione commessi durante la costruzione delle opere del Palazzo dei Congressi.

La causa è stata avviata dalla Jovellanos XXI, società responsabile del complesso congressuale che nel 2006 è intervenuta sulle strutture non idonee, ricostruendo da principio le gradinate dell’Auditorium e rendendo fissa la copertura mobile realizzata da Calatrava. In primo grado il tribunale provinciale aveva stabilito il pagamento di 3,27 milioni, ridotti dalla Audiencia National che ha accolto solo parzialmente il ricorso della società contro le istanze iniziali.

Per l’archistar spagnola la disputa con la città di Oviedo si aggiunge ad una lista (troppo) lunga di contestazioni da parte di svariate committenze in giro per l’Europa come nel caso del Palau de les Artes, nella Ciudad de las Artes y las Ciencias a Valencia. Il governo ha infatti dichiarato di voler intraprendere azioni legali contro l’architetto a causa dell’inagibilità della sua opera più conosciuta, costretta alla chiusura per incolumità pubblica dal giorno di Santo Stefano. Le tessere bianche in ceramica che componevano il mosaico a copertura della sala operistica hanno ceduto, costringendo i responsabili del palazzo a rimuoverle completamente in attesa di sostituire la decorazione, per una spesa totale di 3 milioni di euro che il governo regionale della città non ha intenzione di sborsare.

Anche in Italia Santiago Calatrava ha lasciato più di un segno. Il Comune di Venezia, a seguito di alcune perizie, ha avviato un procedimento legale per “inadempimento e accertamenti danni” riguardo la realizzazione del quarto ponte sul Canal Grande, ribattezzato “Ponte della Costituzione” e costato circa 12 milioni di euro. Ritardi e aumenti delle spese anche per la Città dello Sport di Roma, progetto avviato nel 2005 per ospitare i Mondiali di nuoto del 2009 e mai completato a causa dei costi altissimi che nel corso degli anni sono lievitati ad una stima di 660 milioni di euro.

Nonostante i numerosi difetti, il guru del design organico piace e continua ad essere coinvolto in importanti cantieri come il World Trade Center Transportation Hub a New York, il Chicago Spire, la stazione di Mons e il Ponte sul fiume Crati a Cosenza.

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