Una bambina con la sindrome di Down impara a vivere grazie a sua sorella

L’amore, il legame che unisce due fratelli, o come in questo caso due sorelle gemelle, ha la capacità di abbattere ogni muro, di superare ogni difficoltà; ha addirittura la capacità di insegnare a vivere.
A Gillingham, nel Dorset, Viola Fuller, nata con la sindrome di Down, supera i problemi che la vita costantemente le pone grazie all’aiuto di Nigella, sua sorella gemella, dalla quale Viola impara a nuotare, cantare, e persino ballare, semplicemente imitandola.

“We could spend hours with a therapist trying to teach Viola something – afferma la mamma delle bambine, Mrs Fuller, 35 – but then all she’d have to do is watch Nigella doing it and she could copy”.
Per i bambini con la sindrome di Down, infatti, il contatto visivo è di fondamentale importanza perché riescono a copiare dei comportamento difficili da insegnare in altro modo, raggiungendo dei traguardi inaspettati e magnifici.

Tenacia, volontà e amore, è questo quello che caratterizza la piccola Nigella, che ha accolto positivamente la proposta di imparare un particolare linguaggio dei segni che le persone con sindrome di Down possono utilizzare, insegnandolo così anche a Viola.
Abbiamo sempre avuto fiducia in Viola, ma Nigella ha fatto davvero la differenza per lei – ha aggiunto la mamma delle bambine – Ci sono anche altri fattori, abbiamo ottimi medici professionisti che lavorano con Viola per assicurare il suo progresso, ma loro hanno davvero quel legame tra gemelli in corso che sta cambiando le loro vite”.

La coppia notò come la prima influenza che Nigella ebbe su Viola fu quando, la prima, compì i primi passi. All’inizio, quando Nigella cominciò a strisciare, a gattonare, non credevano che anche Viola potesse farlo, ma non appena videro i suoi movimenti, sempre più sciolti, si resero conto di quanto la figura di Nigella, il suo crescere e il suo imparare cose nuove, fossero importanti per la piccola Viola.

Now, Viola sees Nigella picking up a book to read and she’s started to do it too. Nigella had swimming lessons and now Viola does them too“. Quello che fa una lo fa anche l’altra.
I genitori raccontano anche che entrambe le loro bambine amano cantare e ballare insieme, che la loro canzone preferita è ‘We Will Rock You’, e che vederle vivere, crescere e imparare insieme è una cosa meravigliosa.

Mr e Mrs Fuller non erano a conoscenza che una delle due figlie avesse la sindrome di Down, la signora Fuller ha affermato di aver avuto una gravidanza normale e non aveva avuto alcun motivo di aspettarsi qualcosa di diverso dalle due bambine.
La prima a nascere fu Nigella, poi Viola, e fu solo qualche ora dopo il parto che i medici informarono la famiglia che Viola era affetta dalla sindrome di Down. I dottori hanno iniziato a sottolineare segni come la riga in più sul suo palmo, i suoi piccoli occhi a mandorla, e il suo basso tono muscolare ed è improvvisamente tutto era diventato evidente anche per i neo-genitori.

Per la mamma è stato un grande shock, un momento di forte impatto emotivo, ma quando il dottore, dopo averle dato dei volantini informativi, lasciò la sua stanza dicendole “si goda la sua bambina”, tutto prese una forma diversa.
“Whenever I find myself getting frustrated I just think back to that moment and I remind myself how lucky I am to have my daughters.”

Ora, passati sei anni da quel momento, Viola va a scuola con sua sorella. Ogni tanto, raccontano i genitori, la piccola Viola si arrabbia e si ingelosisce perché sua sorella ha più facilità per fare svariate cose, ma Nigella sarà sempre lì, pronta ad aiutarla, a sostenerla, per combattere insieme quella lunga battaglia chiamata vita.

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