I rifiuti marini, la nuova arte

Il mare più sporco del mondo risulta essere proprio essere il nostro Mediterraneo, in cui galleggiano mozziconi di sigarette, reti e soprattutto plastica. Questo è il risultato di una ricerca effettuata da un’organizzazione ambientalista spagnola, Oceana, e dai dati raccolti da Greenpeace. Così viene lanciato un nuovo progetto, Marlisco Art Contest (Primo premio Internazionale Arte del Rifiuto Marino), con lo scopo di ripulire le acque del Mar Mediterraneo, Baltico, Atlantico e Mar Nero e realizzare opere d’arte con i rifiuti solidi recuperati. Corepla, il consorzio per il recupero degli imballaggi in plastica, collabora per la riuscita del progetto Marlisco, Marine Litter in Europe Seas Awarness and Co- Responsability con lo scopo di scoprire le cause del fenomeno dell’accumulo dei rifiuti nei mari, sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema e trovare delle soluzioni per bloccare il fenomeno.

Il concorso si svolgerà a Teramo dal 20 febbraio al 20 marzo ed è aperto a tutti gli artisti di livello nazionale e internazionale che realizzeranno quadri, sculture, istallazioni con rifiuti marini. La premiazione avverrà il 4 aprile con la partecipazione di Tessa Galisio, conduttrice della trasmissione Pianeta Mare e presidente dell’Associazione per la conservazione dell’ambiente forPlanet Onlus. Gli artisti che vinceranno il concorso, oltre al premio in denaro, potranno esporre le proprie creazioni sul sito www.marliscoexhibition.it e al Museo del Mare di Genova dal 5 giugno al 26 agosto.

Lo scopo della manifestazione è di sollecitare una visione più etica del mare e trasformare, quello che danneggia l’ambiente marino, in arte, creando un nuovo metodo di riciclaggio. Un messaggio per aziende e operatori del settore del riciclaggio, ma anche per la comunità cercando di fornire maggiori informazioni sui disastri ambientali che potrebbero verificarsi se non si mette un freno all’inquinamento dei mari. L’Unione Europea ha finanziato il progetto per 4,1 milioni di euro.

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