FA Cup, lo Sheffield United di Clough sogna Wembley

Storia, tradizione e magia. Un mix incredibile di emozioni che una sola manifestazione calcistica è in grado di garantire: l’FA Cup, il trofeo più antico del mondo.
L’ultimo protagonista di un’incredibile e secolare storia di miracoli sportivi è il Benedetto United o meglio lo Sheffield United, nobile decaduta del calcio inglese, oggi in terza divisione, in League One.

I Blades hanno infatti raggiunto la semifinale di FA Cup, competizione che da sempre annovera, tra le sue caratteristiche principali, le imprese di squadre minori ai danni di club più blasonati, ripercorrendo la favola di Davide contro Golia.
L’edizione in corso, la 133esima, ha di fatto rispettato questa peculiarità in quanto i quattro club giunti in semifinale sono Arsenal, Hull City, Wigan e Sheffield United.
Sebbene il cammino di tutte e quattro le contendenti sia glorioso, merita una particolare menzione il percorso dello United, del Benedetto United.

La squadra dello Yorkshire infatti è guidata da Nigel Clough, figlio di Brian Clough, uno degli allenatori più incredibili, controversi ma soprattutto vincenti di tutta la storia del calcio inglese.
Gli amanti del calcio oltremanica non hanno di certo bisogno di ulteriori spiegazioni per capire quanto fascino vi sia in questo miracolo, un’impresa sportiva nel segno di una famiglia, di un cognome che ha ispirato generazioni di allentori, Mourinho compreso.

Brian Clough è uno dei soli tre allenatori, insieme a Dalglish e ad Herbert Chapman, ad aver vinto la Premier League con due team diversi: il Derby County ed il Nottingham Forest. Nel 1967 prese il Derby in Second Division per portarlo poi, nel 1972, a vincere il primo titolo nazionale della storia del club. Dopo una breve parentesi al Brighton passa al Leeds United, una delle squadre più forti e vincenti d’Inghilterra. Niente male per la carriera del giovane allenatore, non fosse che il “Maledetto United” era anche il team da lui più odiato. Il regno Clough, iniziato senza il vice storico, Peter Taylor, durò 44 giorni, tutti vissuti con l’ombra ingombrante di Don Revie, storico allenatore dei Whites ed acerrimo nemico dal giorno in cui, al margine di una sfida tra Leeds e Derby, non salutò un giovane Clough.
Criticato dalla stampa non si lasciò di certo scoraggiare ed un anno dopo, riunitosi con Taylor, firmò un contratto con il Nottingham Forest, la principale rivale del Derby, squadra da lui portata sul tetto d’Inghilterra qualche anno prima. Con i Forest il feeling è immediato, un feeling si trasformerà in un gioco innovativo, spumeggiante ma soprattutto in 19 anni di panchina, 1 campionato vinto, l’unico del Nottingham, e soprattutto due Coppe dei Campioni consecutive conquistate. Un palmares incredibile che fa del Nottingham Forest l’unica squadra al mondo ad aver vinto più titoli europei che nazionali.
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La carriera del signore Brian Clough, oltre ad avergli garantito un posto nella hall of fame della Premier League, ha anche ispirato un libro cult per gli appassionati di calcio, il Maledetto United, poi convertito anche nel famosissimo film di cui non possiamo non citare una frase che descrive al meglio la caratura del personaggio in questione: “Non mi ritengo il miglior allenatore al mondo. ma credo di essere nella top one“.

Se una delle caratteristiche di Brian fu proprio quella di risollevare il blasone di nobili squadre inglesi ormai decadute sembra essere sulla stessa lunghezza d’onda suo figlio, Nigel Clough, manager da questa stagione dello Sheffield United.
Nigel, dopo aver allenato come il papà il Derby County, si sta rivelando protagonista di una staordinaria impresa con lo Sheffield, sin ora condotto in semifinale di FA Cup. Il cammino dei Blades è stato davvero incredibile: dopo aver battuto Nottingham, Fulham, Aston Villa, Cambridge, Bury, nella giornata di domenica, grazie alle reti di Flynn e Brayford hanno sconfitto per 2-0 il Charlton, assicurandosi così la semifinale che si svolgerà nel mitico stadio di Wembley. Un vero e proprio sogno per tutti i tifosi dello Sheffield che sperano che Nigel possa seguire le orme di papà Brian, portandoli in cima al campionato inglese.

La squadra, seppur modesta, vanta alcuni giovani interessanti tra cui Baxter, talentino ex Everton dal passato burrascoso (qualche anno fa venne arrestato per possesso di cannabis e falso in denaro) e l’italo-inglese Diego De Girolamo, ragazzo che ha rifiutato le lusinghe di City e Manchester United per poter difendere i colori della squadra che lo ha lanciato nel mondo del professionismo.
Sognare un futuro roseo non costa nulla, di certo i tifosi del Bendetto United si possono godere un presente incredibile e inaspettato che racconta di un possibile trionfo in FA Cup ancora una volta grazie ad un membro della famiglia Clough, quel Nigel che brama di diventare come il padre Brian: l’allenatore più discusso, vincente ed incredibile della storia del calcio inglese. Vincere l’FA Cup con una squadra di terza divisione potrebbe essere un ottimo primo passo.

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