Bulli aggrediscono bimbo di 10 anni lanciandogli un mattone in testa

Logan Perberdy è un bambino di 10 anni che si è ritrovato protagonista di una vicenda incredibile. In una normale giornata di metà luglio, Logan e famiglia si sono recati in un parco giochi poco distante da casa, in quel di Crewe, nella contea inglese del Cheshire.

Logan giocava come era solito fare in quel posto, fino a quando un gruppo di bulli con tanto di cappuccio addosso non lo ha aggredito in malo modo: i ragazzini hanno colpito Logan lanciandogli un mattone dritto in testa. Da lì a poco sono seguite scene di vero panico: il bambino ha perso enormi quantità di sangue e la sua sorellina, stando a quanto ha raccontato la madre, è persino svenuta dallo spavento.

“Era ricoperto di sangue, sembrava che metà del suo volto stesse sanguinando – ha raccontato la madre Clare -. Mio figlio stava giocando accanto al ruscello con un amichetto, quando sono sbucati questi ragazzini incappucciati che gli hanno tirato un mattone addosso”.

Non sono chiari i motivi dell’aggressione, ma è evidente che non c’era ragione di colpire Logan. I bulli, quindi, lo avrebbero aggredito al solo scopo di fare del male a qualcuno. “Hanno colpito e poi sono scappati per non essere identificati”, ha aggiunto la madre del piccolo Logan. Ora il bimbo ha paura di uscire di casa e si chiede ancora come mai abbia ricevuto tanta violenza senza aver fatto nulla di male: “E’ un bambino di 10 anni e non vede il male delle persone, nella sua testa è convinto che tutti possano essere amici di tutti”.

Gli stessi medici dell’ospedale, quando hanno visitato Logan, sono rimasti impressionati: “L’infermiera ha detto che si vedeva il cranio attraverso la ferita. Per assurdo una buona notizia, perché ha potuto constatare l’assenza di fratture senza dover fare delle lastre. Ma tutto questo è a dir poco sconvolgente”, ha spiegato Clare.

Impostazioni privacy