La Rai ridisegna il suo territorio: le novità in serbo

Novità nel panorama Rai. A partire dal 2018 telegiornali, documentari, finanche telecronache sportive verranno trasmesse tutte in inglese attraverso un canale che racconterà il nostro Paese agli stranieri, 24 ore al giorno e interamente in lingua inglese.

La Rai acquisterà trasmissioni originali da piccoli produttori indipendenti per circa 2 milioni di euro nel 2018, cifra che andrà aumentando in ogni stagione televisiva.

Nel contratto è prevista anche la soluzione col nodo Sky; a molti abbonati alla piattaforma a pagamento viene vietata la visione di alcuni programmi Rai i quali vengono sistematicamente oscurati. Il contenzioso verrà risolto in questo modo: la Rete Nazionali offrirà tutte le sue trasmissioni alla pay-tv e nel contempo chiederà a Sky i soldi per la trasmissione dei canali del servizio pubblico.

Entro il 2022 però la Rai sarà costretto a liberare la banda di frequenza 700 su cui si appoggiano le sue reti principali ossia RaiUno, RaiDue e RaiNews24. Queste frequenze verranno cedute alle aziende di Internet e della telefonia su richiesta dell’Europa. La tv pubblica dunque sposterà il suo segnale lungo altre frequenze che oggi ospitano sia RaiTre sia alcune emittenti private locali.

In questo cambio, la televisione pubblica avrà bisogno di mandare il suo segnale anche ai satelliti proprietà di RaiWay, e da questi alla rete terrestre dei ripetitori e delle antenne.

Alla fine di questo riassetto e di queste triangolazioni del segnale, Viale Mazzini dovrà portare i suoi canali al 100 per cento della popolazione italiana. E tra questi canali c’è ne sarà uno nuovo, interamente dedicato alla vita politica (dai lavori parlamentari al Quirinale fino all’Ue e alle autorità indipendenti).

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