Pornostar suicida a 23 anni: perché August Ames si è uccisa

A distanza di qualche giorno dal tragico avvenimento, il mondo non si capacita ancora della morte di August Ames, la diva del porno che a soli 23 anni ha deciso di togliersi la vita.

Giovane, bella e in carriera: ad August sembrava non mancare praticamente niente. All’attivo aveva più di 270 scene girate e due AVN Awards vinti in quattro anni (che fino a prova contraria è il massimo riconoscimento ottenibile per chi lavora nell’industria xxx). Eppure qualcosa deve essere andato storto perché da un momento all’altro la pornostar ha deciso di uccidersi.

Ad annunciare la sua scomparsa è stato il marito e regista Kevin Moore, che a corredo della notizia aveva detto: “August era la persona più amorevole che abbia mai conosciuto e per me significava tutto”. Le cause del suicidio devono ancora essere definite. Quel che si sa è che August si è impiccata (come ha confermato la Ventura County Medical Examiner), e si sa anche che la ragazza soffriva da tempo di una forma di depressione.

C’è però chi sostiene che il suicidio sia stata la risposta ad un periodo che August stava attraversando: l’attrice fu accusata di omofobia e potrebbe quindi non aver retto il carico di una campagna mediatica contro di lei. In un’intervista aveva detto di non voler girare film a contenuto erotico con uomini che avevano alle spalle delle scene di porno gay, in quanto “non voglio mettere a rischio il mio corpo, non so cosa facciano nella loro vita privata”.

Anche il fratello dell’attrice è convinto che questa storia possa aver inciso nel suicidio, tanto che al Sun ha accusato a viso aperto il mondo social: “Voglio che la morte di mia sorella sia riconosciuta come un problema serio, il bullismo non può essere accettato”.

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