Tinto Brass colto da malore: ricoverato d’urgenza. Cosa è successo?

Tinto Brass, famoso regista di film erotici, è stato ricoverato d’urgenza all’Ospedale Sant’Andrea di Roma dopo un malore accusato mentre era in casa, nella sua abitazione di Isola Farnese in cui si trovava in compagnia della moglie Caterina Varzi. E’ stata proprio lei ad accorgersi del malore del marito e ad avvertire i soccorsi, e a riferire una manciata di ore dopo che la prognosi di Tinto continua a rimanere riservata.

Tinto Brass, all’anagrafe 86 anni, già nel 2010 era stato portato di corsa in ospedale a causa di un ictus che, tra le altre cose, gli aveva provocato una perdita temporanea della memoria e una perdita della parola. Nella serata di lunedì, quindi, un nuovo malore.

La compagna ha raccontato che Tinto aveva cominciato a registrare alte linee di febbre già pochi minuti dopo la cena. In un primo momento si pensava fosse appunto una semplice influenza, anche perché sembrava che l’uomo fosse piuttosto allegro e cosciente. Peccato però che dopo pochi minuti la situazione ha cominciato a degenerare di punto in bianco: le condizioni di salute di Tinto Brass si sono aggravate secondo dopo secondo tanto da aver avuto bisogno dell’intervento dei soccorsi.

Non sappiamo ancora come si stiano evolvendo le cose, ma quel che è certo che è prima di questo malore Tinto Brass stava riprendendo in mano la sua vita: proprio in questo periodo stava lavorando su una nuova versione della pellicola cult “Paprika”.

In un momento tanto delicato come questo, comunque, è impossibile dimenticare la reazione che il regista ebbe nel periodo in cui fu colpito dall’ictus: dopo essersi ripreso da quella brutta avventura, Tinto Brass disse di voler consegnare “le chiavi della propria vita” alla moglie Caterina. In sostanza, Tinto fece capire che nel caso in cui le sue condizioni di salute avessero dovuto peggiorare di punto in bianco, tali da non poter essere più recuperabili, la moglie avrebbe dovuto decidere in merito alla cosiddetta dolce morte.

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