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Ripartono i viaggi da e per l’estero: le norme emanate dal Ministero

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Marco

Il Ministero degli Affari Esteri rende pubbliche le norme da seguire per i viaggi da e per l’estero. Ecco cosa devono fare i cittadini che rientrano in Italia

L‘Italia riapre ai viaggi ed agli spostamenti nel territorio nazionale ed anche all’estero. Per questo motivo il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha reso note le nuove norme da seguire per i viaggi da e per l’estero. Dal 3 giugno sono consentiti i viaggi da e verso gli stati dell’Unione Europea, stati appartenenti all’accordo di Shengen, Regno Unito, Gran Bretagna e Irlanda del nord, Repubblica di San Marino, Stato della città del Vaticano, Andorra e Principato di Monaco. Per chi arriva da questi paesi precedentemente elencati, non sarà necessario l’isolamento fiduciario. A meno che non abbiano soggiornato in paesi diversi da questi nei 14 giorni precedenti. Sarà possibile dunque per i cittadini italiani all’estero rientrare in Italia, seguendo tali norme.

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Via ai viaggi all’estero: ecco quando è necessario rimanere in quarantena

Viaggi in ripresa (Getty Images)

Dal 3 giugno sono di nuovo concessi i viaggi verso l’estero e di rientro in Italia dall’estero. Le nuove norme emesse dalla Farnesina spiegano quando sarà necessario restare per 14 giorni in quarantena. L’isolamento fiduciario resta obbligatorio per chi è rientrato in Italia nei 14 giorni precedenti al 3 giugno. Dal 3 giugno invece, è obbligatorio solo per chi arriva dagli stati che non appartengono a queste categorie: stati dell’Unione Europea, stati appartenenti all’accordo di Shengen, Regno Unito, Gran Bretagna e Irlanda del nord, Repubblica di San Marino, Stato della città del Vaticano, Andorra e Principato di Monaco. Inoltre, l’isolamento non si applica a: equipaggio di mezzi di trasporto, personale viaggiante, personale sanitario che entra in Italia per l’esercizio di professioni sanitarie, funzionari e agenti dell’Unione europea, alunni e studenti che rientrano in Italia, transito di durata non superiore alle 24 ore, lavoratori transfrontalieri per motivi lavorativi.

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