Gli iPhone rubati nei saccheggi durante le proteste: l’avvertimento di Apple

Gli articoli Apple rubati dai saccheggiatori entrati in azione durante le proteste per la morte di George Floyd sono inutilizzabili. E mostrano un messaggio inequivocabile.

La morte di George Floyd, l’afroamericano ucciso dalla polizia a Minneapolis, ha avviato negli Stati Uniti una imponente quantità di riflessioni collettive e dirompenti manifestazioni di protesta. Negli ultimi giorni in molte città americane, approfittando dei disordini generati dalle proteste, in larghissima parte pacifiche, alcuni saccheggiatori hanno scassinato gli ingressi di alcuni negozi di grandi catene. Apple ha subìto furti in più di un negozio ufficiale.

Le persone che hanno saccheggiato i negozi, o anche quelle che decidessero di acquistare merce rubata, potrebbero tuttavia avere spiacevoli sorprese. Gran parte dei dispositivi rubati è inutilizzabile, grazie a un meccanismo di protezione impostato a distanza dall’azienda di Cupertino. Tra gli oggetti rubati, oltre agli iPhone, ci sono tablet iPad, Apple Watch e costosi computer come iMac e Macbook.

Alcuni siti specializzati non escludono che il sistema di protezione scelto da Apple in questa circostanza possa creare nei mesi a venire qualche difficoltà. Qualora gli articoli rubati finissero nel florido mercato dell’usato dei prodotti Apple sarebbe difficile per gli eventuali acquirenti vantare un credito a fronte di un oggetto non funzionante.

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Il messaggio di Apple ai saccheggiatori

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Un Apple store saccheggiato a Los Angeles, il 30 maggio 2020 (Getty Images)

Oltre che ritrovarsi tra le mani oggetti totalmente inutilizzabili i saccheggiatori rischiano anche di essere rintracciati dalle autorità. È questo il contenuto di un messaggio che, stando a quanto riferito dagli addetti, compare in queste ore sugli schermi dei dispositivi rubati dai negozi saccheggiati.

“Per favore riportalo al negozio Apple di Walnut Street. Questo dispositivo è stato disattivato ed è tracciato. Le autorità locali saranno avvisate.”

Non è la prima volta che Apple mostra una certa attenzione e prontezza nel gestire i casi di furti degli iPhone. È noto che in passato su alcuni modelli esposti in negozio era installata una versione demo del sistema operativo. Quelle demo erano costruite in modo da funzionare soltanto nel raggio della rete Wi-Fi del negozio. Una volta fuori da quella rete smartphone e tablet smettevano di funzionare.

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