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Politica

Migranti, naufragio in mare: bambina di 5 mesi trovata morta su spiaggia libica

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Redazione

Naufragio di migranti in mare. Il “barcone” perde il controllo e sulle spiagge libiche viene trovata morta una bimba di 5 mesi.

Ennesimo, tragico e sconvolgente naufragio nelle acqua del Mediterraneo. Nel “viaggio della speranza”, dei migranti, che il più delle volte si trasforma in un vero e proprio viaggio dell’orrore dinanzi agli occhi spenti dell’umanità, una bimba di 5 mesi è stata trovata senza vita sulla spiaggia di Sourman, in Libia. Solamente cinque mesi. La piccolina indossava ancora il suo pigiama, un “misero” ma prezioso indumento che la proteggeva dal freddo e che l’avrebbe dovuta portare in salvo. Le lacrime non bastano più. I brividi sulla pelle arrivano appena si legge il numero cinque dopo la scritta bambina. Tralasciando anche il fatto che gli anni o i mesi non giustificano ormai un bel niente. Sempre di esseri umani parliamo e, forse, continueremo a farlo se non si prendono le giuste decisioni su un tema che leggeremo, amaramente, sui libri di storia. Indignarsi, ormai, serve quasi quanto a vergognarsi di tutto questo scempio che va avanti da anni davanti ai nostri occhi

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La tragedia si era consumata pochi giorni prima

Un naufragio, quello al largo della Libia, o meglio, davanti alle coste di Zawiya, accaduto esattamente il 13 giugno 2020. Nel quale avevano perso la vita già 12 esseri umani su un complessivo di 30 persone a bordo. Con un comunicato stampa, Alarm Phone, la piattaforma che offre assistenza telefonica ai migranti nel Mediterraneo, ha confermato la notizia: “Il corpo della bambina, purtroppo, è stato rinvenuto sulla spiaggia di Sourman”. Le speranze di ritrovarla viva erano nulle, se non stupide da poterle solamente pensare. E alla fine, la notizia, è arrivata. Per tutti. E come sempre dritta come un pugno sullo stomaco. Che fa male e che ci rigetta dentro questo buco, se non burrone, nero, dell’intera umanità.

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