Pizza Hut dichiara fallimento: Covid fatale

Pizza Hut ha dichiarato istanza di fallimento: in bancarotta anche una nota catena di ristoranti. Debiti per quasi un miliardo

Pizza Hut ha dichiarato istanza di fallimento. Un fulmine a ciel sereno ha scosso gli Stati Uniti d’America già travolti dalla pandemia del coronavirus e dalla conseguente crisi economica che ha portato sul lastrico molte famiglie.

Ed ora anche Pizza Hut è fallita, insieme alla catena di ristoranti Wendy’s. Il Covid-19 ha dato il colpo di grazia alla catena che aveva quasi un miliardo di dollari di debiti, poco più i 900 milioni. Entrambe le catene sono di proprietà della Npc International. I fast food però non dovrebbero chiudere, a patto che subentrino altri gestori; questo è un punto dell’accordo già sottoscritto dalla catena con i suoi creditori.

Al momento i ristoranti in funzione sono 1.200 e danno lavoro ad oltre 40.000 dipendenti; si tratta di un marchio storico degli USA, considerato come il primo ristorante fu aperto nel 1962.

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Pizza Hut ha dichiarato fallimento: tutto iniziò nel 1958

Pizza Hut ha dichiarato fallimento
Un ristorante Pizza Hut (Getty Images)

La favola Pizza Hut ebbe inizio nel 1958 grazie a due fratelli, Dan e Frank Carney che aprirono il primo ristorante con 600 dollari. Il successo fu clamoroso tanto che ne aprirono un altro appena 12 mesi dopo, tutti in Kansas, il loro stato d’origine. In un ventennio i ristoranti divennero 4mila; il successo suggerì ai due di cedere il marchio a PepsiCo. per 300 milioni di dollari.

Appena due anni fa Pizza Hut ha sponsorizzato la Nfl, il massimo campionato di football americano. Un modo per provare a guadagnare terreno, a risollevarsi ma l’arrivo del coronavirus non ha dato scampo al simbolo della pizza italiana per eccellenza negli Stati Uniti.

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