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Cronaca

New York, ucciso e poi fatto a pezzi un imprenditore di start up tech

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Redazione

A New York, sulla soglia della propria abitazione, un imprenditore di 33 anni è stato prima ucciso e poi tagliato a pezzi. Era un personaggio famoso nel mondo delle start up tech.

Fahim Saleh, è il nome del ragazzo in questione. L’imprenditore di start up tech è stato brutalmente ucciso sulla soglia della propria abitazione. A 33 anni aveva già fondato importanti start up in Nigeria e Bangladesh, quest’ultimo suo Paese d’origine. Decapitato e fatto a pezzi con una sega elettrica. Una morte più che brutale, con un movente ancora sconosciuto e la polizia che indaga da martedì notte, giorno della morte, avvenuta intorno all’1.30. L’unica situazione che per ora è certa, e che gli investigatori confermano a grandi linee, è quella del “professionista”: colui che ha compiuto tale gesto, tagliando braccia e gambe, non ha lasciato neanche una goccia di sangue sul pavimento e negli spazi limitrofi.

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New York: chi era l’imprenditore ucciso brutalmente la notte tra lunedì e martedì scorso

Fahim Saleh, l’imprenditore di start up tech ucciso a New York (Foto Facebook Fahim Saleh)

A trovare il corpo è stata la sorella, verso le 4.00 del mattino del giorno della morte stessa. La donna, preoccupata dopo che i due non si erano sentiti per tutta l’intera giornata, si è presentata alla porta e ha trovato la situazione dinanzi a sé. I video delle telecamere di sorveglianza testimoniano che, Fahim è salito in ascensore fino al settimo piano (luogo della sua abitazione) in stato confusionale. Insieme a lui c’era un uomo incappucciato. Il ragazzo è stato poi aggredito da quest’ultimo prima di entrare in casa per evitare il propagandarsi di urla e rumori.

L’imprenditore in questione era nato in Arabia Saudita da una famiglia originaria del Bangladesh. Ha vissuto e studiato in America, per poi decide di stabilirsi laddove c’era il suo sogno: New York. Lo scorso dicembre aveva acquistato un appartamento per 2,25 milioni di dollari. Un bel patrimonio ricavato grazie alla sua passione e al suo lavoro: la creazione di start up come Godaka, spopolata in Nigeria per lo sharing di motorini, e Pathao, proprio in Bangladesh. Nel 2018 aveva anche fondato il venture capital Adventure. Nel suo “curriculum” anche una quota in Picap, società della Colombia.

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