Ue, accordo storico: “fumata bianca” sul Recovery Fund

Accordo storico quello raggiunto dalla Ue sul Recovery Fund. Una trattativa conclusasi dopo ben quattro giornate (e quattro nottate) di duro e intenso lavoro.

Alle prime luci di stamane arriva la tanto attesa e lavorata “fumata bianca” sul Recovery Fund. L’Ue vede aprirsi un palcoscenico, se non una giornata storica in tutta la sua storia. Di fatto i leader europei hanno raggiunto, definitivamente (e non era per niente scontato visto l’andamento delle trattative nelle ultime ore), l’accordo sul famoso Recovery Fund (e il Bilancio Ue 2021-2027). Un “nome” che ha tenuto banco negli ultimi quattro giorni (e quattro notti), che ora taglia il nastro del traguardo europeo. Ad annunciare l’esito finale di questi lunghi negoziati è stato il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, seguito da un lunghissimo applauso da parte dei “partecipanti al tavolo”.

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Recovery Fund: l’intesa da parte della Ue al termine della quarta giornata

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Giuseppe Conte in Europa (Getty Images)

Il Recovery Fund viene messo in campo come strumento per le politiche di bilancio in ambito europeo con data 2021-2027, ma soprattutto per contrastare quella che, col passare del tempo, abbiamo visto trasformarsi in una vera e propria catastrofe mondiale: l’ascesa del coronavirus. Uno strumento che ha una dotazione di 750 miliardi di euro, di cui 390 di sussidi. Il bilancio, invece, è stato fissato a 1.074 miliardi. Un summit storico sotto tutti i punti di vista: il più lungo di tutta la storia dell’Unione Europea. Un dato che induce a riflettere sull’importanza iniziale e poi finale di tali trattative.

Il primo ad intervenire, in festa, è stato il Presidente francese Emmanuel Macron, che commenta: “Quella a cui abbiamo assistito è stata, a tutti gli effetti, una giornata storica”. Subito dopo sono arrivate anche le parole del Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte: “Abbiamo approvato un piano di rilancio ambizioso e adeguato alla crisi che stiamo vivendo – afferma il premier – Un risultato conseguito tutelando la dignità del nostro Paese e l’autonomia delle istituzioni comunitarie”.

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