L’OMS ha annunciato il possibile arrivo di un vaccino contro il Covid entro fine anno: il direttore generale però ha invitato il mondo alla cautela.
La lotta contro il Covid presto potrebbe avere una svolta fondamentale. Infatti secondo il direttore generale dell’OMS, l’etiope Tedros Adhanom Ghebreyesus, entro la fine del 2020 potrebbe arrivare in commercio un vaccino. Il massimo esponente dell’OMS non ha però specificato di quale dei 40 vaccini attualmente in sperimentazione stesse parlando. Ghebreyesus ha anche annunciato che l’Organizzazione Mondiale della Sanità metterà in campo il programma Covax per sostenere le campagne vaccinali a livello globale.
Inoltre l’ex ministro della Salute etiope ha raccomandato al mondo la massima cautela nel contenimento del contagio. Il vaccino da solo non è sufficiente per arginare la pandemia: serviranno infatti mesi per produrne miliardi di dosi, distribuirle nel mondo e portare a termine le campagne vaccinali. Per questo è necessario che i singoli paesi continuino ad applicare le norme di distanziamento sociale e di prevenzione.
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L’annuncio del presidente dell’OMS Ghebreyesus dà speranza al mondo sulla possibilità di arrivare a breve ad una protezione immunitaria dal Covid grazie al vaccino. Tuttavia c’è un grave rischio che potrebbe ridurre l’efficacia delle campagne vaccinali: a sostenerlo è Bill Gates, il miliardario fondatore di Microsoft. Il Corriere della Sera infatti ha pubblicato un articolo scritto proprio dall’americano, in cui denuncia una forte disparità nell’accesso ai vaccini.
Secondo i dati infatti rischiamo che i primi due miliardi di dosi vadano ai 50 paesi più ricchi, lasciando il resto del mondo senza un farmaco efficace. Questo permetterebbe alla pandemia di continuare a mietere vittime nei paesi con reddito medio-basso, facendo aumentare vertiginosamente i morti. Per questo Gates propone di distribuire il farmaco in base alla popolazione di ciascun paese, arrivando gradualmente a immunizzare tutti i cittadini.
Inoltre vanno rinforzati i sistemi sanitari in tutto il mondo, per permettere al personale di portare avanti le campagne vaccinali anche in zone sperdute e difficili da raggiungere. Il paragone, secondo il miliardario americano, è con la campagna contro la poliomielite: una lotta durissima che dobbiamo vincere per il bene di tutti.