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Cronaca

Nuovo Dpcm, il governatore a Conte: “Non ce la facciamo”

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Migliore Giorgio

Il nuovo Dpcm entrerà in vigore questa notte. Le misure descritte in conferenza dal premier Conte saranno attive da mezzanotte fino al 24 novembre. L’allarme dall’Emilia Romagna.

Stefano Bonaccini (screenshot Instagram)

Pochi minuti fa si è conclusa a Palazzo Chigi la conferenza stampa con la quale il Premier Conte ha annunciato le nuove misure anti Covid. Una stretta sulle norme già fissate nei decreti precedenti; il nuovo Dpcm si preannuncia ancor più limitante per cittadini ma soprattutto commercianti. C’era attesa per sapere quale sarebbe stato il destino di bar e ristoranti: disposta la chiusura alle ore 18 con l’apertura serale consentita di domenica. Saracinesche abbassate anche per palestre, piscine, cinema e teatri. Rimangono aperti i musei

Sono questi alcuni dei provvedimenti descritti da Conte (i restanti potete leggerli direttamente qui) ma dalle regioni non tutti i governatori si allineano alla politica centrale. Alcuni presidenti regionali non condividono la chiusura anticipata dei ristoranti mentre dall’Emilia Romagna Bonaccini lancia un grido di allarme: “Alcune misure non riusciamo a farle accettare“.

Nuovo Dpcm, Bonaccini e l’appello a Conte

Il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte (Getty Images)

Certe misure non riusciremo a farle accettare” questo il messaggio d’allarme lanciato da Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna, al premier Giuseppe Conte. Il presidente regionale non si riferisce solamente alla sua Emilia ma evidentemente a tutta Italia. Per l’esponente del PD, infatti, a differenza di marzo ora la maggior parte della popolazione è delusa e arrabbiata, per questo faticherà ad accettare (o non accetterà proprio) alcune delle nuove norme predisposte dal Governo.

Gli scontri di Napoli ne sono un chiaro esempio (anche se non causati da cittadini che stavano protestando civilmente, ma da frange criminali che avevano pianificato i disordini), ma anche quello che è avvenuto a Roma e in altre città d’Italia sono un campanello d’allarme per il Governo.

Un’immagine degli scontri di ieri sera a Napoli (Twitter)

Oltre a tenere a bada la crescita della curva dei contagi, insomma, lo Stato forse sarà chiamato anche a far rispettare l’ordine pubblico a seguito di queste nuove norme.

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