Nuovo Dpcm, Conte alla Camera: “Misure differenti per Regione”

Il Premier Giuseppe Conte effettua un intervento alla Camera dei deputati esplicando il nuovo Dpcm nazionale per contrastare il Coronavirus

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Giuseppe Conte (Fonte GettyImages)

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte torna a parlare alla Camera dei deputati, spiegando le nuove misure restrittive differenziate per regione. Il Premier dichiara: “In alcune regioni il dato risulta superiore alla media nazionale. Esiste un’alta probabilità che 15 regioni superino la soglia critica dell’occupazione delle terapie intensiva. Alla luce dell’ultimo report di venerdì scorso e della situazione certificata, siamo costretti ad intervenire per attuare ulteriori misure. Questa strategia va modulata in base alle criticità delle diverse regioni. Sulla base di criteri scientifici sarà necessario introdurre un regime differenziato sulle diverse situazioni regionali. A marzo, sprovvisti di un sistema di monitoraggio sofisticato, abbiamo proceduto con un lockdown generale. Oggi disponiamo di una struttura di monitoraggio più avanzato. Questo sistema ci permette di intervenire in maniera molto più mirata. L’effetto sarà quello di intervenire in maniera più graduale grazie a questo monitoraggio più accurato. Se proponessimo un regime indifferenziato a livello nazionale, rischieremmo un doppio risultato negativo. A tal fine il prossimo Dpcm individuerà tre aree di rischio. Il coefficiente di rischio raggiunto dalla regione sarà fondamentale per l’emanazione di nuove norme”.

Nuovo Dpcm, Conte alla Camera dei deputati: le misure restrittive a livello nazionale

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Giuseppe Conte (Getty Images)

Alla Camera dei deputati il presidente del Consiglio svela le misure del nuovo dpcm a livello nazionale: “Sul territorio nazionale interveniamo con la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali. Ad eccezione di supermercati, farmacie, tabaccherie ed edicole. In coerenza con la chiusura dei centri scommesse e sale bingo, chiuderanno anche i corner per scommesse. Chiuderanno anche musei e sale mostre. Limiti agli spostamenti da e verso regioni con alto coefficiente di rischio, se non per motivi di studio, lavoro o necessità. Prevediamo la possibilità che le scuole secondarie di secondo grado passino integralmente alla didattica a distanza. Inoltre, la capacità del trasporto pubblico nazionale sarà ridotto del 50%. Più il rischio sarà elevato in una regione, più avverranno ulteriori misure restrittive, con grado differente a seconda della criticità. Siamo consapevoli della rabbia dei cittadini e delle ripercussioni delle restrizioni sull’economia. Per questo più saremo efficaci contro la curva dei contagi e più arriveremo ad allentare tali restrizioni in futuro. Dunque, per questo motivo abbiamo deciso di bloccare i licenziamenti fino a marzo 2021. D’accordo con i ministri Gualtieri e Patuanelli, stiamo lavorando per ristorare i settori più duramente colpiti”.

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